Sudan, 11 milioni di sfollati: “la crisi peggiora rapidamente”

Il segretario generale Onu Antonio Guterres: "incubo di fame e malattie"

La crisi umanitaria in Sudan continua a peggiorare e milioni di persone hanno bisogno urgente di assistenza.

E’ l’appello lanciato dalle agenzie delle Nazioni unite che chiedono una “risposta internazionale” e spiegano come a causa del conflitto ci siano 11 milioni di sfollati e che l’accesso ai servizi di base, come acqua sicura, assistenza sanitaria e alloggi, è gravemente limitato.

“Si stima che 13 milioni di persone stiano affrontando livelli acuti di insicurezza alimentare. 14 regioni del Paese sono sull’orlo della carestia e nel campo di Zamzam, nel Darfur settentrionale, le condizioni di carestia sono già state confermate. Si prevede che solo quest’anno 3,7 milioni di bambini sotto i cinque anni soffriranno di malnutrizione acuta grave e avranno urgentemente bisogno di cure salvavita”, si legge in una dichiarazione firmata da Raouf Mazou, Assistente dell’Alto Commissario per le Operazioni dell’UNHCR e da Ted Chaiban, Vice Direttore Esecutivo dell’UNICEF.

Tra le richieste per cercare di tamponare la situazione c’è quella che le agenzie delle Nazioni Unite che consegnano gli aiuti ottengano dalle autorità governative il permesso di accedere e rimanere per un periodo di tempo prolungato presso le comunità più colpite oltre che un rafforzamento delle operazioni transfrontaliere tra Ciad e Sudan.

Antonio Guterres, segretario generale dell’ONU, è intervenuto denunciando al Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite il fatto che il popolo sudanese soffre ogni giorno di più, vivendo un incubo di fame, malattie e massiccia violenza etnica, in particolare modo nel Darfur. “La sofferenza aumenta di giorno in giorno e la popolazione del Sudan sta vivendo un incubo di violenza, con migliaia di civili uccisi e innumerevoli altri che affrontano atrocità indicibili, tra cui stupri e aggressioni sessuali diffuse”.