Il primo giorno del vertice dell’Alleanza nordatlantica a Vilnius, l’aereo Doomsday, è atterrato oggi nella capitale della Lituania ed è stato “parcheggiato” accanto all’Airforce One del presidente, Joe Biden. Un messaggio al Cremlino è chiaro: la Nato non si fida della Russia e teme una escalation nucleare da parte del Cremlino.
Alla vigilia del summit della Nato il presidente della Lituania, Gitanas Nauseda, in un’intervista al quotidiano britannico The Times ha bollato come “morto” l’accordo di cooperazione tra la Nato e la Russia, concluso ancora nel 1997, e ha detto che l’Alleanza deve costruire molte nuove basi militari lungo i confini della Russia dopo che Mosca aveva trasferito una parte dei propri arsenali nucleari nella vicina Bielorussia.
L’aereo strategico Boeing 747 E-4B Nightwatch è chiamato ufficialmente National Airborne Operations Center, ma è ampiamente conosciuto come aereo del “Giorno del Giudizio”. Fu progettato negli anni della Guerra Fredda – che nelle attuali realtà del 21° secolo sembrano un gioco da bambini – per funzionare come un centro di commando volante superprotetto, da cui il presidente americano potrà impartire ordini in caso di conflitto nucleare.
Attualmente gli Usa dispongono di quattro aerei di questo tipo, che – almeno in teoria – sono in grado di sopravvivere agli effetti devastanti e micidiali di un attacco nucleare, in modo da mantenere il presidente degli Usa in contatto con le forze armate e con gli alleati attraverso la comunicazione satellitare. I sistemi del jet includono schermature contro gli effetti nucleari e termici, il controllo acustico, un sistema di controllo tecnico migliorato e un sistema di condizionamento per filtrare l’aria contaminata e per assicurare il raffreddamento dei sofisticati componenti elettronici. Grazie a un sistema che permette i rifornimenti in volo l’aereo Doomsday con oltre cento persone a bordo può restare in aria per una settimana senza dover atterrare.
Il giorno prima alla base militare americana Misawa in Giappone, che si trova a una distanza di 600 chilometri dal territorio della Russia, è atterrato un gruppo di bombardieri strategici B-1B Lancer, capaci di trasportare armi nucleari.