Summit Russia-Africa. Il mondo va verso un nuovo ordine multipolare

La Russia e i Paesi africani hanno confermato la loro posizione comune riguardo alla formazione di un ordine mondiale “giusto e multipolare”. La Russia ha stanziato 90 milioni di dollari di aiuti finanziari ai Paesi africani. Il Cremlino ha esteso la lista dei Paesi più poveri dell’Africa che nei prossimi 3-4 mesi riceveranno gratis del grano russo.

Si è svolto a San Pietroburgo il Secondo vertice Russia-Africa nel corso del quale è stato concordato un ampio programma di cooperazione economica, commerciale, finanziaria, militare e culturale. Venerdì sera, a margine del summit, alcuni leader africani hanno presentato al presidente, Vladimir Putin, un proprio piano di pace per l’Ucraina, che un mese fa era già stato trasmesso a Kiev. Putin ha valutato “molto altamente” l’iniziativa di pace dei Paesi africani che “si trova in sintonia con il piano di pace della Cina, reso pubblico il 24 febbraio del 2023”. Separatamente Putin ha espresso una profonda gratitudine del popolo della Russia all’Africa che “non ha voluto appoggiare la campagna antirussa”.
Al summit a San Pietroburgo hanno partecipato 49 rappresentanti e delegazioni dei 54 Paesi del continente africano. Il summit Russia-Africa, così come il precedente Forum economico internazionale di San Pietroburgo lo scorso giugno, ha dovuto far vedere al mondo che l’isolamento internazionale della Russia non funziona.
Secondo Putin serve un “ordine multipolare” senza neocolonialismo: “Il desiderio dell’Occidente di imporre al resto del mondo il proprio ordine basato su certe regole è indicativo di neocolonialismo”, ha dichiarato il presidente russo.
“Sebbene negli ultimi decenni il sistema coloniale sia diventato un ricordo del passato – ha detto Putin – ora ci siamo trovati di fronte a un sistema neocoloniale. Questo sistema è stato già creato e possiamo vedere questa egemonia nei settori finanziario, tecnologico e alimentare”, ha sottolineato il leader del Cremlino, secondo il quale “la Russia e i Paesi africani hanno confermato la loro posizione comune riguardo alla formazione di un ordine mondiale giusto e multipolare“.
Nel suo discorso di fronte ai partecipanti del vertice, Putin ha ricordato che la Russia ha condonato ai Paesi africani “debiti per molti e molti miliardi di dollari” e ha promesso che Mosca continuerà ad aiutare l’Africa: in questo contesto la Russia ha già stanziato un pacchetto di aiuti finanziari di 90 milioni di dollari. Inoltre Mosca ha esteso la lista dei Paesi africani più poveri, che nei prossimi 3-4 mesi riceveranno gratis da 25.000 a 50.000 tonnellate di grano russo ciascuno. Per primi gli aiuti alimentari russi saranno inviati verso Burkina Faso, Zimbabwe, Mali, Somalia, Repubblica Centrafricana ed Eritrea. La delegazione di Burkina Faso e molti altri rappresentanti africani hanno chiesto a Putin di estendere anche ai loro Paesi le forniture gratuite di concimi chimici russi, così com’era stato fatto per Malawi e Kenya.
Come ha dichiarato Pierre Kanina, direttore dell’Agenzia di investimenti della Repubblica del Congo “la cooperazione tra l’Africa e la Russia non deve assolutamente ridursi alle forniture di cibo e di fertilizzanti, ma va estesa allo sviluppo in Africa del settore agroalimentare moderno e prospero”. La Russia ha garantito la propria partecipazione alla realizzazione in Africa di molti progetti strategici che andranno dalla produzione di materie prime, all’industria dell’energia e alle infrastrutture.
Da parte loro il presidente dell’Egitto, Abdel Fattah al Sisi, e alcuni altri leader africani si sono rivolti con un appello a Putin affinché i partecipanti dell’accordo sul grano ucraino del Mar Nero trovino un consenso il più presto possibile. Il 17 luglio scorso la Russia aveva sospeso la propria partecipazione al deal sul grano ucraino, perché “nessuna delle intese a favore della Russia è mai stata realizzata”.
Infine a margine del summit Putin e i leader africani hanno firmato alcune dichiarazioni sulla prevenzione della corsa agli armamenti nello spazio e sulla sicurezza informatica internazionale.