Summit Russia-Africa a San Pietroburgo

Si apre domani a San Pietroburgo il summit Russia-Africa al quale partecipano 49 delegazioni dei 54 Paesi del Continente, riconosciuti ufficialmente a livello internazionale. Per venerdì, 28 luglio, è previsto un discorso programmatico di Vladimir Putin, che sarà pronunciato dal presidente russo di fronte a 17 capi di Stato e a 10 tra premier e presidenti di Parlamenti dei Paesi africani. Nel corso del Forum di due giorni la Russia offrirà all’Africa un ampio programma di cooperazione economica, commerciale, industriale e finanziario. Sarà concretizzato il piano di forniture gratuite di grano russo ai Paesi più bisognosi del Continente. “Le competenti strutture del Governo russo hanno già elaborato le  vie logistiche sicure per le quali grano, altri generi alimentari e fertilizzanti russi raggiungeranno presto i porti africani”, ha dichiarato un portavoce del ministero dell’Agricoltura di Mosca.
Il summit Russia-Africa, così come lo è stato il Forum economico internazionale di San Pietroburgo dello scorso giugno, deve sottolineare l’impossibilità di isolare la Russia sul piano internazionale come sta cercando di fare l’Occidente collettivo. L’ipotesi è stata confermata dal consigliere presidenziale russo per le questioni internazionali, Yuri Ushakov, secondo il quale “il presidente Putin potrà recarsi di persona al vertice del G20, in programma a inizio settembre a New Dehli, in India”. Per problemi giuridici e su un’esplicita richiesta del Sudafrica Putin ha rinunciato al viaggio al summit dei Brisc alla fine di agosto a Johannesburg, lasciando guidare la delegazione russa al ministro degli Esteri, Serghei Lavrov.
Vale a dire che il leader del Cremlino dopo la visita a New Delhi potrà recarsi anche in Cina l’ottobre prossimo per partecipare al Forum “One road One belt”.
“L’invito ufficiale è stato ricevuto e abbiamo l’intenzione di andare in Cina in ottobre”, ha detto Ushakov ai giornalisti.
E mentre Mosca – accusata da Washington e dai suoi alleati di “tramare una crisi alimentare globale” – promette di organizzare gratuitamente convogli di grano e di concimi chimici verso l’Africa, il futuro dell’accordo sul grano ucraino è più incerto che mai. “Sfortunatamente, al momento è impossibile tornare” all’accordo sul grano “perché non è in fase di attuazione”, ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, aggiungendo che il presidente Putin “ha chiarito che la Russia è pronta a riprendere immediatamente l’accordo non appena sarà attuato”. La settimana scorsa Mosca aveva annunciato di non rinnovare l’accordo sulle esportazioni di grano dai porti ucraini dopo aver dichiarato che, “non sarebbero stati rimossi gli ostacoli alle esportazioni russe di cereali e fertilizzanti”. In particolare, Mosca chiede che Rosselchozbank – la maggiore banca che finanzia il settore agricolo – venga ricollegata al circuito internazionale Swift, che rende possibili i pagamenti bancari.