La Bielorussia diventa decimo membro dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (SCO). Il presidente cinese, Xi Jinping: “I Paesi della SCO garantiscano sicurezza contro minaccia posta dalla mentalità da Guerra fredda”.
L’evento centrale del fitto programma della 24ma riunione del Consiglio dei capi degli Stati membri dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (SCO) ad Astana, in Kazakhstan, è stata l’adesione il 4 luglio a questa autorevole organizzazione internazionale della Bielorussia, che è diventata così il decimo Stato membro a pieno titolo.
La Bielorussia partecipava ai lavori dell’Organizzazione in veste di osservatore dal 2015, assieme alla Mongolia e all’Afghanistan. Il meccanismo di cooperazione intergovernativa è stato fondato nel 2001 dalla Cina, Russia, Kazakhstan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan per “rafforzare la cooperazione sul fronte della sicurezza, dell’antiterrorismo, dell’economia e dell’energia”. Negli anni successivi dell’Organizzazione internazionale sono entrate a far parte l’India, il Pakistan e l’Iran. Altri 14 Paesi sono coinvolti nelle attività dell’Organizzazione in veste di “partner di dialogo”: Azerbaigian, Armenia, Cambogia, Nepal, Turchia, Sri Lanka, Egitto, Arabia Saudita, Qatar, Bahrein, Maldive, Myanmar, Emirati Arabi Uniti e Kuwait.
Nel corso della riunione plenaria i Capi di Stato della SCO, alla presenza del Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, hanno firmato la “Dichiarazione di Astana” che ha denunciato la pericolosa divisione del mondo in blocchi e ha auspicato la costituzione di un mondo multipolare. È stato approvato un pacchetto di documenti programmatici tra cui un piano di cooperazione internazionale nell’ambito della sicurezza informatica, una risoluzione riguardo alla costituzione dell’associazione degli investitori della SCO, un documento che riguarda la cooperazione e lo sviluppo del turismo ecologico, una strategia di cooperazione energetica, estesa fino al 2030; un programma della lotta congiunte contro le minacce terroristiche, che prevede la costituzione di un Centro internazionale di rapido intervento nel caso di minacce terroristiche e di un Centro a Dushanbé, la capitale del Tagikistan, per la lotta contro il narcotraffico.
Nel suo discorso alla riunione il presidente della Cina, Xi Jinping, ha dichiarato che “i Paesi aderenti all’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai dovrebbero garantire la sicurezza di fronte alla reale minaccia derivante dalla mentalità della Guerra fredda”. Il presidente Xi ha invitato i leader dell’organizzazione ad aderire ad un concetto di sicurezza “comune, globale, cooperativo e sostenibile”, ad affrontare le relative sfide nel settore con il dialogo e a “rispondere ai profondi cambiamenti nel panorama internazionale con un approccio vantaggioso per tutti, in modo da costruire un mondo di pace duratura e sicurezza universale”.
Dal punto di vista di Xi Jinping “la SCO si colloca dalla parte giusta della storia, dell’equità e della giustizia, ed è di grande importanza per il mondo”. Il presidente cinese ha notato come il mondo si trovi ad affrontare “cambiamenti sempre più rapidi, mai visti in un secolo” e come la “società umana si trovi di nuovo a un bivio storico”. Xi Jinping ha espresso soddisfazione per lo sviluppo della SCO, affermando che le sue basi di cooperazione “sono diventate più solide man mano che la grande famiglia della SSCO” ha ampliato il numero dei suoi membri in tre continenti.
In questo complicato contesto internazionale, i Paesi aderenti all’Organizzazione devono tutelare il diritto allo sviluppo di fronte al rischio concreto di “costruire piccoli cortili e alte mura”. Inoltre, ha sottolineato il presidente Xi “i Paesi della SCO devono promuovere l’inclusività e il vantaggio reciproco, l’innovazione scientifica e tecnologica, garantire la stabilità e la continuità della produzione e delle catene di approvvigionamento, stimolare i motori interni dell’economia regionale e contribuire all’attuazione degli obiettivi di sviluppo comuni”.
Infine, Xi Jinping ha invitato i paesi della SCO a resistere congiuntamente alle ingerenze esterne e sostenersi fermamente a vicenda. Xi ha invitato i Paesi membri dell’Organizzazione a “risolvere le divergenze interne con spirito di armonia” e a “tenere saldamente nelle proprie mani il destino dei nostri Paesi, nonché la pace e lo sviluppo della regione e del resto del mondo”.
Per il presidente russo, Vladimir Putin, il mondo multipolare è già diventato una realtà. Nel suo intervento alla Riunione della SCO, Putin ha detto che i cambiamenti nell’ordine mondiale avvengono rapidamente e irreversibilmente. “Siamo convinti – ha detto il presidente russo – che l’Organizzazione della cooperazione di Shanghai, insieme ai BRICS, sia tra i principali pilastri del nuovo ordine mondiale emergente. Sono queste associazioni portano avanti i processi di sviluppo globale e approvazione di una vera multipolarità”. Il leader russo ha aggiunto che “si sta aumentando il numero di Stati che sostengono un giusto ordine mondiale e sono pronti a difendere con forza i loro diritti legali e proteggere i valori tradizionali”.
Per questo motivo, secondo Putin, la sicurezza degli Stati membri della SCO rimane una priorità nel lavoro dell’Organizzazione. “Naturalmente, una delle priorità nelle attività della SCO è stata e rimane il mantenimento della sicurezza dei partecipanti statali lungo il perimetro delle frontiere esterne”, ha detto il presidente della Russia, ricordando che “è stato deciso di trasformare la struttura regionale antiterrorismo della SCO in un centro universale che risponderà all’intera gamma di minacce sul fronte sicurezza”. Il presidente russo ha aggiunto che gli Stati membri della SCO adotteranno presto un programma di cooperazione per facilitare la lotta contro il separatismo e l’estremismo.
Per quanto riguarda l’economia e il commercio, Putin ha dichiarato che gli stretti legami economici nell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai portano evidenti dividendi a tutti i partecipanti. “I fatti parlano da soli: la crescita media del PIL dei Paesi membri della nostra organizzazione l’anno scorso è stata superiore al 5%, la produzione industriale al 4,5%, mentre il tasso di inflazione è stato solo al 2,4 per cento”, ha dichiarato Putin, secondo cui “gli scambi commerciali della Russia con gli Stati della SCO sono aumentati di un quarto”.
Il summit dell’Organizzazione è stato l’occasione per numerosi incontri bilaterali. Durante un incontro tra Putin e Xi Jinping, il presidente cinese ha dichiarato che “nel quadro delle turbolenze e dei cambiamenti emersi nel panorama globale, la Cina e la Russia dovrebbero compiere sforzi per tutelare i loro legittimi interessi, salvaguardare le norme che governano le relazioni internazionali e promuovere uno spirito di duratura amicizia”.
Durante un colloquio tra Putin e il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, è stato annunciato che i due Paesi vogliono aumentare gli scambi commerciali a 100 miliardi di dollari l’anno. Secondo Erdogan “attualmente l’interscambio è pari a 55 miliardi di dollari”. Inoltre, il leader turco ha detto che il suo Paese auspica la rapida conclusione del progetto russo-turco di costruzione della centrale nucleare di Akkuyu. Erdogan ha invitato Putin a visitare la Turchia. Il capo dello Stato russo ha accettato l’invito e ha osservato che i rapporti tra Mosca e Ankara si stanno costantemente sviluppando “nonostante le difficoltà che si osservano nel mondo”.
Successivamente Putin e il presidente dell’Azerbaigian, Ilham Aliyev, hanno discusso del progetto del “Corridoio internazionale di trasporto nord-sud”, che dovrà collegare la Russia ai porti nella parte meridionale dell’Iran. “Vorrei menzionare i nostri piani nel campo delle infrastrutture e, naturalmente, il noto Corridoio nord-sud è ora una priorità”, ha detto Putin all’inizio dei colloqui con Aliev. A sua volta, il presidente dell’Azerbaigian si è detto pronto ad espandere le infrastrutture nell’ambito del progetto. Putin ha elogiato lo sviluppo della cooperazione commerciale ed economica tra la Russia e l’Azerbaigian: “Vorrei attirare l’attenzione sul fatto che su questioni chiave delle nostre relazioni, vale a dire il commercio e la cooperazione economica, si stanno sviluppando positivamente: più di 4 miliardi di dollari dell’interscambio e circa 4,3-4,5 miliardi di investimenti diretti russi nell’economia dell’Azerbaigian”, ha detto Putin, aggiungendo che “nella prima metà del 2024 gli scambi commerciali sono cresciuti del 13 per cento”.