Svizzera: nel 2024 la crescita dell’economia sarà inferiore alla media

Le critiche di Berna: mentre nel 2023 l’economia degli Stati Uniti è cresciuta più del previsto, e anche quella della Cina ha fatto registrare un incremento del +5,2%, “è invece l’Eurozona a segnare il passo”

Dopo aver firmato l’accordo sul libero scambio con l’India, la Confederazione Svizzera cerca di “sedurre” anche l’Unione europea per rinforzare i legami bilaterali e la cooperazione. Dopo il clamoroso fallimento della precedente tornata degli analoghi colloqui nel 2021 il Governo svizzero ha riavviato un negoziato con la Commissione europea per aggiornare gli accordi che riguardano la libera circolazione delle persone, l’omologazione dei mezzi di trasporto terrestri e aerei, la sicurezza dell’agricoltura e quella alimentare.

Per arrivare al dunque Bruxelles ha messo sotto la lente d’ingrandimento i risultati economici della Confederazione elvetica, che purtroppo lasciano a desiderare. Per l’anno in corso il gruppo degli esperti federali per le previsioni congiunturali ha previsto una crescita del Prodotto interno lordo svizzero decisamente inferiore alla media: la crescita del PIL svizzero, al netto dell’apporto degli eventi sportivi, sarà nel 2024 dell’1,1%.

I dati lordi, comunicati dalla Segreteria di Stato dell’economia (SECO) indicano un irrilevante aumento del PIL fino all’1,5% nel 2024 con un calo fino all’1,3% nel prossimo anno. Al netto però degli eventi sportivi, che in Svizzera incidono considerevolmente, vista la presenza nel Paese delle sedi di ricchissime Federazioni sportive internazionali, la progressione del PIL si ridurrà quest’anno all’1,1% e dovrebbe invece risultare dell’1,7% nel 2025.

Ma anche la Svizzera sembra sia poco contenta della performance economica dei propri interlocutori europei. Nel comunicato di SECO diffuso, martedì 19 marzo, si sottolinea la “grande eterogeneità che caratterizza attualmente la congiuntura a livello mondiale”: infatti mentre nel 2023 l’economia degli Stati Uniti è cresciuta più del previsto, e anche quella della Cina ha fatto registrare un sostanziale incremento del +5,2% si base annua, “è invece l’Eurozona a marciare sul posto, con il PIL tedesco addirittura in calo”. Secondo gli analisti elvetici “la crescita europea dovrebbe rimanere contenuta anche nei prossimi trimestri, con effetti frenanti sui settori svizzeri dell’export maggiormente esposti”. Per la Svizzera la domanda mondiale dovrebbe crescere più lentamente della media fino alla fine del 2025. Nella migliore delle ipotesi si prevede che nel 2025 l’economia dell’Europa si riprenderà gradualmente dalla debolezza del precedente biennio. In questo difficile contesto Berna spera che l’accordo con l’India nonché l’esito positivo delle trattative con Bruxelles “ridaranno slancio alle esportazioni e agli investimenti elvetici”.