Dopo aver perso il controllo della città strategica di Avdeevka (Avdiïvka in ucraino) il Governo di Kiev ha smorzato i toni per ammettere che l’Ucraina e i suoi partner stranieri “potrebbero invitare la Russia a un futuro vertice di pace” per discutere della fine del conflitto armato. Il capo dell’amministrazione presidenziale ucraina, Andriy Yermak, ha dichiarato alla televisione di Kiev che “potrebbe verificarsi una situazione in cui inviteremo i rappresentanti della Federazione Russa” nel caso in cui la Russia “vorrà veramente porre fine a questa guerra e tornare ad una pace giusta”.
Intanto Zelensky ha chiesto alla Svizzera di ospitare un vertice di pace già in primavera nel corso del quale potrebbe essere elaborato un piano per porre la parola fine alla guerra, che è già costata la vita a 31.000 tra ufficiali e soldati ucraini. Secondo Zelensky qualora la Russia ne sarebbe interessata “si potrebbe tenere un secondo summit, ma non più in Europa”.
Le dichiarazioni di Zelensky e del capo della sua amministrazione sono state fatte sullo sfondo delle crescenti difficoltà militari ed economici dell’Ucraina. Nel corso di una conferenza stampa il ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov, ha dichiarato che “il 50% di consegne di armi dall’Occidente non arriva in tempo”. Domenica 25 febbraio le forze armate russe hanno respinto un tentato contrattacco ucraino e hanno conquistato un’altra posizione strategica vicino ad Avdeevka.
Nel 2024, l’Ucraina spera di poter finalmente ricevere 11,8 miliardi di dollari di sostegno economico dagli Stati Uniti. Lo ha dichiarato il primo ministro ucraino, Denis Shmygal, evidenziando come Kiev si trovi ad affrontare quest’anno un gap nel bilancio pari a 37 miliardi di dollari e fa affidamento “sui partner occidentali per ricevere questo aiuto cruciale”.