Il gigante taiwanese dell'elettronica “Foxconn” lancerà due produzioni avanzate in cooperazione con la statunitense Nvidia a Taiwan e in Messico
Nel mese di ottobre del 2024 il tasso di disoccupazione a Taiwan è sceso a quota del 3,4 per cento. Secondo i dati, diffusi lunedì, 25 novembre, dalla Direzione generale di bilancio, contabilità e statistica (DGBAS) dell’isola, rispetto ai risultati, registrati a settembre, la disoccupazione ha registrato una contrazione dello 0,03 per cento. Si tratta dunque del secondo calo consecutivo dopo tre mesi di incrementi, determinati dai neolaureati in cerca del primo lavoro. “Escludendo i fattori stagionali – ha scritto DGBAS – il tasso di disoccupazione a ottobre del 2024 si è attestato al 3,38%, lo stesso livello di settembre”. Il mese scorso a Taiwan sono stati registrati 408.000 disoccupati, in calo di 4.000 persone rispetto a settembre e di 3.000 rispetto a ottobre del 2023.
Le autorità di Taiwan sono preoccupati dalla fuga dall’isola delle produzioni tecnologiche, che si spostano verso l’India, verso il sud-est asiatico e verso l’America Latina. Il colosso taiwanese dell’elettronica “Foxconn” ha annunciato che “nei prossimi mesi avvierà la produzione in due stabilimenti a Taiwan e in Messico, utilizzando una tecnologia d’avanguardia di simulazione digitale, sviluppata dall’azienda statunitense Nvidia”. Secondo i media taiwanesi le fabbriche utilizzeranno la piattaforma d’avanguardia “Omniverse” di Nvidia “per creare repliche digitali di oggetti, sistemi e processi e ottimizzare le prestazioni degli impianti”. Tra le altre cose, negli impianti “saranno testati e prodotti i microchip per l’intelligenza artificiale della serie ‘Blackwell AI’ di Nvidia”. La fabbrica taiwanese di “Foxconn” dovrebbe avviare la produzione già a dicembre del 2024, mentre quella in Messico diventerà operativa all’inizio del 2025.