Di fronte alle critiche che Pechino continua a rivolgere agli Stati Uniti e al Giappone denunciando le visite dell’isola delle delegazioni ufficiali, Taiwan ha voluto offrire alla Cina un ramoscello d’ulivo per attenuare le tensioni. Il presidente eletto di Taiwan, Lai Ching-te, ha dichiarato che durante il suo mandato continuerà a promuovere il mantenimento dello status quo con la Cina nello Stretto di Taiwan.
Lai lo ha dichiarato durante un incontro con una delegazione di studiosi statunitensi, che si è tenuto mercoledì 13 marzo presso il Palazzo presidenziale a Taipei. “È nostra responsabilità fare del nostro meglio per costruire la pace e la stabilità nell’Indo-Pacifico”, ha detto Lai.
La delegazione americana è stata composta del direttore generale del programma Indo-Pacifico del think tank “German Marshall Fund”, Bonnie Glaser;del direttore delle pratiche sulla Cina dell’Eurasia Group, John Rick Waters; il socio anziano dell’American Enterprise Institute, Zack Cooper; e Jude Blanchette, del Centro di Studi Strategici e Internazionali (CSIS).
Rivolgendosi agli studiosi americani Lai ha comunque invitato la comunità internazionale a “tenere gli occhi sempre puntati” sullo Stretto di Taiwan dove aumentano le attività militari della Cina.