Il capo della diplomazia italiana, Antonio Tajani, è stato il primo ministro degli Esteri a visitare questa repubblica ex sovietica dell’Asia Centrale sin dal 1997. Per l’Italia il Kazakhstan è partner strategico per l’economia e per il commercio.
Dopo il viaggio in Cina il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha visitato il Kazakhstan per confermare alle autorità e al popolo di questa potente repubblica ex sovietica dell’Asia Centrale – grande quanto tutta l’Europa – il rapporto di amicizia e di cooperazione. Dopo la visita di Lamberto Dini ad Almaty nell’ormai lontano 1997, Tajani è il primo ministro degli Esteri italiano a fare visita in Kazakhstan. Lo scorso maggio era stato programmato un viaggio del premier, Giorgia Meloni, ma a causa delle inondazioni catastrofiche la visita è stata rinviata a un futuro non meglio precisato. In questo contesto i colloqui ad Astana del titolare della Farnesina con il primo ministro del Kazakhstan, Alikhan Smailov, e con il ministro degli Esteri, Murat Nurtleu, hanno assunto particolare importanza.
“Consideriamo il Kazakhstan un partner strategico e per questo continueremo a lavorare insieme. La situazione è molto positiva e vorremmo che lo diventasse ancora di più. Abbiamo stretto un forte rapporto di amicizia che avrà effetti positivi sui nostri Paesi“, ha detto il ministro degli Esteri italiano.
Tajani e Nurtleu hanno constatato la crescente dinamicità dello sviluppo delle relazioni politiche, economiche, commerciali e culturali tra i due Paesi. Le parti hanno analizzato lo stato e le prospettive di sviluppo di una cooperazione reciprocamente vantaggiosa nei vari settori, nonché le opportunità di collaborazione coordinata nei vari format multilaterali.
Il Ministro degli Esteri del Kazakhstan ha sottolineato l’importanza di ampliare i settori di cooperazione con l’Italia. “L’Italia è un partner affidabile, i volumi dei nostri scambi commerciali con l’Italia hanno raggiunto livelli record tra tutti i Paesi europei. In più di 30 anni di relazioni diplomatiche abbiamo ottenuto buoni risultati”, ha dichiarato il ministro degli Esteri kazakho.
Gli interscambi economici e commerciali tra l’Italia e il Kazakhstan crescono di anno in anno. Nel 2022 l’aumento rispetto ai risultati dell’anno precedente è stato del 54% e ha raggiunto quota 14,9 miliardi di dollari, mentre nei primi sette mesi del 2023 questo indice è stato pari a 9 miliardi. L’Italia partecipa con investimenti e tecnologie alla realizzazione in Kazakhstan di alcuni importanti progetti infrastrutturali tra cui un parco eolico nella regione di Aktobe e la produzione di trattori e mietitrebbie nella regione di Kostanay.
“C’è grande interesse per l’Italia e per le nostre Pmi, ci sono molte opportunità e quindi è nostro interesse collaborare”, ha sottolineato Tajani, ricordando che le relazioni tra l’Italia e il Kazakhstan si basano sull’Accordo di cooperazione bilaterale del 2009. Tajani e Nurtleu hanno firmato un comunicato congiunto che lancerà una cooperazione ancora più intensa in molti settori prioritari che vanno dall’industria manifatturiera alla gestione smart e sostenibile delle risorse idriche, all’elettronica avanzata e all’IT.
Nel periodo compreso tra il 2005 e il 2022 l’afflusso degli investimenti esteri diretti in Kazakhstan dall’Italia è stato pari a 7,3 miliardi di dollari. L’Italia si trova al 12° posto tra i maggiori Paesi-investitori nell’economia del Kazakhstan, dove attualmente operano circa 270 società con le partecipazioni finanziarie italiane. Più di 400 società italiane hanno rapporti commerciali con i partner kazakhi.
I due Paesi accelerano la cooperazione nei settori dell’energia, della prospezione geologica e dello sfruttamento industriale di risorse naturali, dell’edilizia, delle infrastrutture, dei trasporti, delle comunicazioni, dell’agricoltura, della scienza e della tecnologia. È prevista la realizzazione con la partecipazione italiana di 21 progetti strategici industriali in vari settori per un totale di 474 milioni di dollari.
Il Kazakhstan apprezza molto la decisione dell’Italia di inaugurare nel 2023 nella città di Almaty la prima sede dell’Istituto italiano di cultura in tutta l’Asia Centrale. “Vogliamo aumentare il numero di studenti kazakhi in Italia. Vogliamo anche vedere molti studenti italiani in Kazakhstan. Non è un caso che tra poche settimane saremo i primi ad aprire un Istituto di cultura ad Almaty, a dimostrazione della nostra intenzione di sviluppare la diplomazia culturale”, ha dichiarato infine Tajani.