Trump, contro Panama: “Dazi ridicoli, potremmo riprenderci il canale”

Solo pochi giorni fa Donald Trump aveva definito il Canada “il 51 esimo Stato americano”, ora le dichiarazioni sopra le righe del presidente eletto puntano a Panama.
“Potremmo riprenderci il Canale”, ha spiegato il tycoon. L’obiettivo sono le tariffe imposte alle navi statunitensi in transito che sono definite “ridicole”, con la seguente minaccia a riprendere il controllo sulla via di comunicazione tra Oceano Atlantico e Pacifico.

“La nostra marina e il nostro commercio sono trattati in modo particolarmente ingiusto. Le tariffe che Panama pretende sono ridicole – ha spiegato Trump – soprattutto considerando la straordinaria generosità concessa a Panama dagli Stati Uniti. Questa truffa contro il nostro Paese finirà immediatamente”. Ideato e costruito dagli Stati uniti quando il territorio era parte della Colombia, il Canale passò poi sotto il controllo di Panama in seguito agli accordi Torrijos-Carter del 1977 che lo restituirono al Paese centroamericano definitivamente nel 1999. “Quando il presidente Jimmy Carter lo ha stupidamente ceduto, per un dollaro, spettava esclusivamente a Panama gestirlo, non alla Cina o a chiunque altro”, ha detto Trump accennando a una crescente influenza di Pechino sull’importante via di comunicazione e spiegando che “Non permetteremmo mai che cada nelle mani sbagliate!”.

Subito è arrivata la riposta del presidente di Panama Jose Raul Mulino: “Il canale non ha alcun controllo diretto o indiretto da parte della Cina, né dell’Unione Europea, né degli Stati Uniti o di qualsiasi altra potenza. Come panamense, respingo qualsiasi manifestazione che travisi questa realtà”.