Il candidato dei Repubblicani alla Casa Bianca: “Taiwan ci ha rubato il business dei chip e dei microprocessori”
Dopo la NATO è arrivato il momento della verità per Taiwan. Donald Trump, candidato del Partito Repubblicano e probabile prossimo presidente degli Stati Uniti, ha dichiarato che l’isola deve compensare gli USA gli oneri legati alla difesa del territorio taiwanese. In un’intervista, concessa all’agenzia d’informazione economica “Bloomberg”, Trump ha accusato tra l’altro Taiwan di aver rubato il business americano dei chip e dei microprocessori: “Conosco la gente e il business di Taiwan molto bene. Si sono presi praticamente il 100% del nostro business dei chip. Penso che Taiwan debba pagarci per la difesa”. Secondo Trump gli USA difendono l’isola da un’eventuale aggressione cinese, mentre in cambio “Taiwan non ci dà nulla”. In questa situazione “la protezione americana non è diversa da una polizza assicurativa”, ha aggiunto Trump.
Le dichiarazioni del candidato dei Repubblicani alla Casa Bianca in vista delle elezioni di novembre, hanno immediatamente spinto al ribasso il titolo azionario del colosso taiwanese dei semiconduttori TSMC, che alla chiusura dei mercati asiatici perdeva il 2,4 per cento..
Il premier taiwanese Cho Jung-tai, rispondendo ai commenti di Trump, ha dichiarato che Taiwan e gli Stati Uniti hanno buone relazioni nonostante la mancanza di legami formali. “Taiwan ha costantemente rafforzato il proprio potenziale difesivo e ha dimostrato la propria responsabilità nei confronti della comunità internazionale”, ha dichiarato Cho Jung-tai, secondo cui “Taiwan è comunque disposto ad assumersi maggiori responsabilità”.
Intanto mercoledì 17 luglio le marine militari della Cina e della Russia hanno dato il via alla fase attiva di un’esercitazione congiunta a “fuoco vivo” nel Mar Cinese Meridionale. Le navi dei due Paesi coinvolte nell’addestramento, chiamato “Cooperazione marittima-2024” sono salpate dal porto cinese di Zhanjiang due giorni prima. A quanto riferito dall’ufficio stampa della Flotta del Mare del Sud della Cina, la fase attiva delle esercitazioni dovrebbe durare tre giorni e prevede, tra le altre cose, operazioni congiunte di ricerca e salvataggio, di ricognizione e allerta rapida. La formazione cinese è composta dal cacciatorpediniere di classe 052D Nanning e dalle fregate di classe 054A Xianning e Dali, mentre per la Russia alle manovre partecipano la nave petroliera Irkut e le corvette Gromkij e Rezkij.