Tunisia. Aperto di nuovo al pubblico il famoso museo del Bardo

Il museo del Bardo di Tunisi ospita una delle più prestigiose collezioni di mosaici romani del mondo

Due anni di lavori intensi per restaurare l’edificio e per rinnovare completamente molte delle sale d’esposizione dello storico museo tunisino del Bardo, uno dei più prestigiosi non soltanto in Africa, ma in tutto il mondo. Il museo ha chiuso i battenti il 25 luglio del 2021, con grande disperazione dei visitatori locali e dei turisti esteri. Ed ecco, dopo oltre due anni di stop, il 14 di settembre, il museo del Bardo, famoso per una ricchissima collezione dei mosaici dell’epoca romana, ha finalmente aperto le proprie porte al pubblico.
L’apertura è stata preceduta da una cerimonia solenne ufficiale, presieduta dal ministro della Cultura della Tunisia, Hayet Guettat Guermazi. Tra gli invitati, i rappresentanti delle autorità del Paese nordafricano e i diplomatici, c’era l’ambasciatore d’Italia a Tunisi, Fabrizio Saggio.
Il ministero della Cultura di Tunisi ha sottolineato che “i lavori di restauro hanno ridato l’aspetto originale storico a 29 mosaici romani, due sculture e altre 3 incisioni nella sala Ouzna. È stata realizzata la manutenzione di 22 pannelli mosaici di varie dimensioni nella sala Altepirus e il restauro di 13 mosaici innalzati su una struttura illuminata pensata per mostre temporanee nella Sala Sousse”. Le autorità tunisine sperano che la riapertura del museo del Bardo aiuti ad aumentare notevolmente il flusso turistico nel Paese. La visita del museo è sempre stata una tappa “obbligatoria”, un vero must per le migliaia di crocieristi in arrivo al Porto de la Goulette.
C’è chi spera anche che l’evento culturale possa migliorare almeno un po’ le tesissime relazioni tra l’Unione europea e la Tunisia, che il 13 settembre ha negato l’ingresso nel Paese a una delegazione di eurodeputati della commissione degli Affari esteri. La missione della delegazione aveva l’obiettivo di “comprendere la situazione politica attuale del Paese, sostenere un dialogo nazionale inclusivo e valutare il memorandum d’intesa firmato dall’Ue e dalla Tunisia”.