Ankara offrirà ai consumatori europei una nuova miscela di metano che sarà chiamata “Turkish Blend”
La scorsa settimana il Governo della Turchia ha annunciato l’avvio della costruzione di un nuovo gasdotto che inizialmente collegherà il territorio turco alla Bulgaria e successivamente a molti altri Paesi dell’Europa. Come ha dichiarato il ministro dell’Energia turco, Alparslan Bayraktar, il “nuovo progetto è stato chiamato “Turkish Stream 2” e permetterà alla Turchia di esportare annualmente verso l’Europa 7-8 miliardi di metri cubi di ‘Turkish Blend’, una miscela di gas prodotto dalla Turchia e importato da altri Paesi”.
Dal momento che il monopolio energetico statale turco BOTAS e Gazprom, il gigante russo del gas, stanno lavorando intensamente sulla costruzione di un hub del gas in Turchia, la parte di metano russo nella nuova miscela sarà pari come minimo al 40 per cento.
I burocrati di Bruxelles lavorano di fantasia per limitare l’export di gas russo verso i Paesi della UE. Nell’ultimo, 14° pacchetto di sanzioni anti Mosca, è stato vietato il trasbordo del gas liquefatto russo (GNL) nei porti europei. Ciononostante la quota del gas russo supera il 15% delle importazioni totali della UE. Il dato supera l’export di GNL americano all’Europa.
Inoltre le intese BOTAS-Gazprom permetteranno a Mosca di rinunciare senza problemi alle esportazioni di gas attraverso il territorio dell’ostile Ucraina dopo la scadenza nel dicembre del 2024 dell’accordo con Kiev sul transito di metano. Inoltre la Turchia alla quale l’Unione europea ha clamorosamente negato l’adesione, umiliando personalmente il presidente, Recep Tayyip Erdogan, non è tenuta né a rispettare le norme della UE, né ad aderire alle sanzioni europee contro la Russia.
Secondo i dati dell’Unione internazionale del gas (International Gas Union, IGU), che vengono presentati nell’ultimo rapporto del titolo “Global gas report 2024” (si può scaricare il PDF in inglese dal sito di Pluralia), la Russia si è classificata come il maggiore Paese-esportatore del gas al mondo, con 139 miliardi di metri cubi, esportati nel 2023.