Continua la stretta monetaria promossa da Hafize Gaye Erkan, presidente della Banca centrale turca, nel tentativo di frenare l’inflazione. La donna, alla guida dalla massima autorità monetaria turca da giugno, ha cambiato drasticamente la politiche dei bassi tassi perseguite lo scorso anno dalla Banca Centrale su spinta di Recep Tayyip Erdogan. Il leader turco in 4 anni ha licenziato altrettanti governatori.
E’ il terzo aumento dei tassi di interessi in tre mesi; questa volta la crescita è di 750 punti base al 25%. Un aumento sopra le aspettative degli analisti che segue quello di 250 punti del mese scorso e che ha portato da giugno a oggi a tassi triplicati.
L’istituzione ha confermato di “aver deciso di dare seguito alla stretta monetaria al fine di disinnescare il processo inflazionistico al più presto possibile, per ancorare le aspettative di inflazione e per controllare il deterioramento della politica dei prezzi”.
La Banca centrale prevede un’inflazione tra il 22,3% e il 58% per la fine dell’anno, a luglio è stata del 48%.