UE e Svizzera: dialoghi per espandere la cooperazione

L’Unione europea e la Svizzera vogliono rinforzare i legami bilaterali e la cooperazione. Queste tematiche sono al centro dei colloqui in corso tra il governo svizzero e la Commissione europea che hanno annunciato ieri l’apertura di un negoziato che andrà ad aggiornare le trattative che già erano state intavolate nel 2021 ma che erano fallite. 

L’obiettivo è quello di aggiornare gli accordi che riguardano la libera circolazione delle persone, il riconoscimento reciproco delle valutazioni di conformità, i trasporti terrestri ed aerei e l’agricoltura. Energia, sicurezza alimentare e salute, saranno altri temi di confronto su cui si cerca un’intesa entro la fine del 2024. 

La Svizzera confina con 4 stati UE (Italia, Austria, Germania e Francia) e i legami transfrontalieri sono particolarmente forti: l’Unione è infatti il primo partner commerciale della Svizzera, mentre la Svizzera è il quarto partner dell’UE in ordine di importanza. In Svizzera vivono un milione mezzo di cittadini europei, e  centinaia di migliaia attraversano quotidianamente la Confederazione per motivi lavorativi.

“La giornata di oggi segna l’inizio di un nuovo capitolo delle nostre relazioni con la Svizzera, basato su una rinnovata fiducia e un rinnovato impegno tra partner e vicini – ha commentato il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen –  Sono lieta che i negoziati per modernizzare il nostro partenariato possano finalmente iniziare, muovendo dalla nostra intesa comune a reciproco beneficio dei cittadini e delle imprese dell’UE e della Svizzera”.

A condurre le trattative per la Svizzera ci sarà il diplomatico Patric Franzen mentre il mediatore per l’UE sarà Richard Szostak. In Svizzera il dibattito è aperto tra che vorrebbe una maggiore integrazione con i Paesi confinanti e quindi con l’Unione europea, e chi invece vorrebbe consolidare lo storico isolazionismo elvetico.