Ue, in vigore il regolamento che limita i sussidi esteri “sleali”

L’Unione europea attiva a partire da oggi lo “scudo” sulla concorrenza sleale. Il regolamento sui sussidi esteri contiene norme finalizzate a contrastare le sovvenzioni estere distorsive nel mercato interno. Parliamo di investimenti o acquisizioni  gonfiate dalla presenza di finanziamenti di stati stranieri. Dal 12 luglio inizia la vigilanza e dal prossimo 12 ottobre ci sarà l’obbligo di notifica per le concentrazioni e gli appalti pubblici al di sopra di determinate soglie.

Queste sono di 500 milioni di euro di fatturato nell’Ue se in presenza di aiuti pubblici esteri per almeno 50 milioni di euro negli ultimi 3 anni. Nel caso degli appalti pubblici, la soglia sarà invece su commesse per almeno 250 milioni di euro quando ci siano stati aiuti pubblici esteri per almeno 4 milioni di euro nei 3 anni precedenti.

Questo regolamento fa parte di una serie di strumenti che l’Ue sta implementando per contrastare le pratiche di investimento considerate sleali da parti di società straniere (qualcuno lo chiama scudo anti-Cina).

Nella pratica il regolamento sui sussidi esteri non è che un’estensione delle pratiche anti trust già attive sul mercato interno che va a cercare di contrastare in particolare gli aiuti di stato.