Ursula von der Leyen presidente della Commissione europea, nel suo discorso sullo Stato dell’Unione ha toccato una serie di temi caldi per il “Vecchio continente” delineando le priorità della politica europea per il prossimo futuro.
La transizione energetica è uno degli argomenti su cui ha puntato maggiormente la Commissione nel suo mandato: “Quattro anni fa, il Green Deal europeo è stata la nostra risposta alla chiamata della storia. E quest’estate, la più calda mai registrata in Europa, ce lo ha chiaramente ricordato. Sul Green Deal europeo manteniamo la rotta. Rimaniamo ambiziosi. Manteniamo la nostra strategia di crescita. E ci impegneremo sempre per una transizione giusta ed equa, una cosa non cambierà mai: continueremo a sostenere l’industria europea durante questa transizione”. Una delle risposte per la decarbonizzazione è aumentare la quota di energie rinnovabili e La Commissione europea presenterà “un pacchetto di misure sull’energia eolica. Accelereremo ulteriormente il rilascio dei permessi. Miglioreremo i sistemi di aste in tutta l’Ue”. E sull’idrogeno: “Attualmente riusciamo ad attrarre più investimenti in idrogeno pulito di Stati Uniti e Cina messi insieme”.
Per quanto riguarda i rapporti con la Cina la presidente von der Leyen ha sottolineato che è in corso un’indagine anti-dumping relativa alle auto elettriche: “La Commissione sta avviando un’indagine anti-sovvenzioni nel settore elettrico dei veicoli provenienti dalla Cina. I mercati globali sono inondati di auto elettriche cinesi a prezzi mantenuti artificialmente bassi da ingenti sussidi statali. Questo distorce il nostro mercato. E poiché non lo accettiamo dall’interno, non lo accettiamo dall’esterno”.
Sull’inflazione che sta mettendo a dura prova l’economia UE ha spiegato: “Christine Lagarde e la Bce stanno lavorando duramente per tenere sotto controllo l’inflazione. Sappiamo che il ritorno all’obiettivo di medio termine della Bce richiederà del tempo”, e sottolineato la “buona notizia”, ovvero i prezzi dell’energia in calo. Von der Leyen ha anche spiegato che coinvolgerà Mario Draghi, ex presidente della BCE ed ex premier italiano. “Abbiamo davanti tre grandi sfide: lavoro, inflazione e ambiente commerciale, sfide che arrivano in un momento in cui chiediamo anche all’industria di guidare la transizione pulita. Ho chiesto a Draghi – una delle grandi menti economiche europee – di preparare un rapporto sul futuro della competitività europea”.
Inevitabile anche un cenno alla gestione dei migranti, che deve essere “umana” e all’Ucraina con la volontà di estendere la protezione temporanea agli ucraini nell’Ue. Infine il presidente ha parlato della procedura di adesione all’UE che “è basata sul merito e la Commissione difenderà sempre questo principio”.