Una missione ONU è arrivata in Nagorno Karabakh

Nella giornata di domenica 1 ottobre è arrivata nel Nagorno Karabakh una missione delle Nazioni Unite.  E’ la prima volta dopo 30 anni che una delegazione dell’ONU si reca in questi luoghi.

Ad annunciarlo è il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric a cui è seguita la conferma del ministro degli Esteri azero Jeyhun Bayramov: la missione arriva dopo che la maggior parte della popolazione dell’enclave armena nel territorio di Baku è fuggita in seguito alla breve guerra che ha interessato l’area e che si è chiusa con i separatisti armeni che hanno deposto le armi.

La missione ONU guidata da Vladanka Andreeva, coordinatrice residente delle Nazioni Unite in Azerbaigian, è sul posto per valutare i bisogni umanitari. Il via libera da Baku all’arrivo del contingente era arrivato solo alla fine della scorsa settimana.

I separatisti armeni hanno controllato il Nagorno Karabakh fin dalla disgregazione dell’URSS per poi capitolar in poche ore inseguito all’azione lampo del militari azeri. Samvel Sahramanyan, presidente del Nagorno Karabakh, aveva annunciato il 28 settembre di aver firmato un decreto che di fatto definiva la fine della repubblica separatista e la sua dissoluzione a partire dal 1°  gennaio del 2024. Secondo le stime il breve conflitto avrebbe causato circa 600 morti mentre l‘esodo che è seguito avrebbe coinvolto 100.000 dei 120.000 abitanti della zona. Questi, impauriti per eventuali ritorsioni, sono fuggiti in Armenia: si teme una grave crisi umanitaria.