In Pianura padana riapre il giacimento di gas di Selva Malvezzi, in provincia di Bologna. La curiosità è che lo stesso era stato abbandonato negli anni ’80 da Eni. A riaprirlo è ora un’azienda australiana che opera con un socio britannico. La società in questione è la Po Valley Energy di Mt. Pleasant, in Western Australia, e uffici distaccata a Roma, che ha annunciato nelle scorse ore l’imminente ritorno allo sfruttamento di quel giacimento.
“Po Valley Energy Limited è lieta di annunciare che sono stati ultimati i controlli di sicurezza condotti dall’UNMIG e dai Vigili del fuoco sono stati completati con successo – si legge in una nota dell’azienda – Inoltre, il Ministero dell’Energia italiano (MASE) ha rilasciato la documentazione formale, abilitando l’inizio della produzione presso l’impianto di produzione PM-1 di proprietà di PVE al 63%”.
Sbrigate le ultime pratiche burocratiche la società sostiene che inizierà a produrre gas già questo mese di luglio.
“Il consiglio è molto lieto che tutte le approvazioni necessarie per la produzione di gas – ha spiegato Kenin Baily, chairman di Po Valley – Sebbene i problemi legati alle recenti inondazioni abbiano causato ritardi siamo pronti per partire in tempi breve”.
Questa operazione può rappresentare una buona notizia vista la continua ricerca di fonti di approvvigionamento alternative al gas russo ma al tempo stesso, a quanto ci è dato sapere, le quantità di gas ancora presenti in Pianura Padana dovrebbero essere trascurabili.
Ulteriori informazioni saranno diffusa al momento dell’effettivo inizio delle operazioni.