Ursula von der Leyen è stata ricandidata dal PPE

Il congresso del Partito popolare europeo ha votato con 400 voti favorevoli e 89 contrari

L’attuale presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen è anche per il prossimo quinquennio la candidata per il Partito popolare europeo (PPE) a ricoprire la carica di vertice dell’esecutivo UE. La decisione è stata prese al termine di una votazione nel corso del congresso del PPE tenutosi a Bucarest, in Romania, che ha confermato l’ex Ministro della difesa negli ultimi governi tedeschi di Angela Merkel come Spitzenkandidatin, ovvero la candidata di punta, per un nuovo mandato a capo della Commissione. La preferenza le è stata accordata con 400 sì, 89 no e 10 astenuti.

“Non permetteremo che l’Ue venga distrutta dai populisti – ha spiegato von der Leyen facendo riferimento in particolare alle formazioni tedesche e francesi di Alternative für Deutschland e Rassemblement National – Non ci devono essere dubbi su che cosa è in gioco in queste elezioni: la nostra Europa, pacifica e unita, viene sfidata come mai prima, da populisti, nazionalisti e demagoghi, che siano di estrema destra o di estrema sinistra. I nomi possono essere diversi, ma il fine è lo stesso: vogliono calpestare i nostri valori, vogliono distruggere l’Europa. Non permetteremo che ciò accada”.

Von der Leyen ha fatto riferimento al conflitto in Ucraina spiegando che i sostenitori di Putin “vogliono riscrivere la storia” e ha ribadito il sostegno all’Ucraina. Ha poi parlato di immigrazione: “siamo noi, europei, a decidere chi viene in Europa e in quali circostanze. E non la criminalità organizzata di contrabbandieri e trafficanti”. Infine un accenno alle recenti forti proteste di piazza degli agricoltori che hanno interessato le capitali europee: “il PPE sarà sempre al fianco dei nostri agricoltori” e all’allargamento dell’Ue a Ucraina, Moldavia e Georgia oltre che alla creazione di un commissario all’industria della difesa. “Democrazia, prosperità, sicurezza: non è possibile averne una senza le altre”, ha concluso von der Leyen.