USA aprono un’indagine punitiva sulla cooperazione tra la Cina e alcuni Paesi del sud-est asiatico

Intanto le banche cinesi e brasiliane hanno firmato accordi e memorandum per 1,6 miliardi di dollari

La guerra commerciale, lanciata dagli Stati Uniti contro la Cina, risucchia come una voragine sempre più Paesi e aziende del mondo. Questa volta nel mirino della Commissione degli Stati Uniti per il commercio internazionale si sono trovate alcune aziende del sud-est asiatico. La Commissione USA ha annunciato che cercherà di stabilire se queste aziende abbiano aiutato la Cina ad aggirare le tariffe maggiorate, imposte in precedenza alla Cina dal Governo statunitense. Come scrive il portale di informazione “The Hill” l’agenzia governativa statunitense indagherà su alcuni produttori basati in Cambogia, in Malesia, in Thailandia e in Vietnam, che “sarebbero stati utilizzati da Pechino per aggirare le tariffe imposte dagli Stati Uniti sui componenti per la produzione di pannelli fotovoltaici”.

Ma le sanzioni americane non possono di certo fermare o rallentare i contatti internazionali della Cina. Venerdì, 7 giugno, la Banca nazionale dello sviluppo del Brasile (BNDES) ha firmato contratti e memorandum d’intesa per un totale di 1,6 miliardi di dollari con la Banca cinese di sviluppo (China Development Bank, CDB) e con la Banca dell’Asia per gli Investimenti nelle Infrastrutture (Asian Infrastructure Investment Bank, AIIB). Gli accordi permetteranno al Brasile di accumulare fondi per finanziare alcuni progetti sostenibili nel Paese latinoamericano. Alcuni accordi e memorandum prevedono investimenti strategici nei settori delle energie rinnovabili, della logistica e della mobilità urbana sostenibile. Inoltre è stato firmato un contratto di prestito decennale per un valore massimo di 735 milioni di dollari, per finanziare alcuni progetti infrastrutturali e industriali in Brasile nei settori dell’elettricità, dell’industria manifatturiera, dell’agricoltura, delle miniere, dell’acqua, della lotta contro il cambiamento climatico e a favore dello sviluppo verde. La Cina e il Brasile sono i due Paesi-fondatori del gruppo BRICS e potranno proseguire i contatti alla riunione dei ministri degli Esteri dei BRICS, che si svolgerà il 10-11 giugno a Nizhnij Novgorod, in Russia. Sia il Brasile che la Cina hanno annunciato che i loro ministri degli Esteri, Mauro Vieira, e Wang Yi, parteciperanno alla riunione con gli omologhi del gruppo BRICS. I risultati della riunione saranno presentati in occasione del 16esimo vertice del gruppo, che si terrà a Kazan, in Russia, dal 22 al 24 ottobre. Attualmente è la Russia presidente di turno dei BRICS, mentre il Brasile inizierà il suo mandato alla guida del gruppo il primo gennaio del 2025.