USA: Donald Trump condanna i lanci ucraini di missili ATACMS sulla Russia

Un cruento attacco missilistico ucraino sulla città pacifica russa di Taganrog, patria dello scrittore Anton Chekhov, ha suscitato l'indignazione del presidente eletto USA

Prima ancora di insediarsi alla Casa Bianca, il presidente eletto, Donald Trump, ha iniziato la realizzazione del suo piano di pace per il conflitto russo-ucraino. Il 47° presidente degli Stati Uniti si è schierato apertamente contro l’uso da parte di Kiev delle devastanti armi americane, e ha lanciato un monito durissimo al leader ucraino, Zelensky.

“Disapprovo con forza il fatto di lanciare i missili ATACMS statunitensi a lungo raggio d’azione all’interno del territori della Russia”. Così Donald Trump ha fatto capire che “potrà revocare l’autorizzazione concessa dall’amministrazione uscente di Joe Biden una volta insediato alla Casa Bianca, fra poco più di un mese”.

Le dichiarazioni di Trump hanno fatto seguito a un micidiale attacco missilistico ucraino contro la città pacifica russa di Taganrog,nella regione di Rostov sul Don, la patria dello scrittore, Anton Chekhov, nel corso del quale sono state rase al suolo alcune abitazioni, un supermercato e un asilo nido, mentre decine di persone sono state uccise e ferite. Il Cremlino ha avvertito che la Russia risponderà “sicuramente, nei tempi e nelle modalità ritenuti opportuni”, al nuovo raid, che ha preso di mira anche l’aeroporto di Taganrog.

Ma Zelensky, dopo il finto vertice con Trump e il presidente francese, Emanuel Macron, a Parigi (l’illegittimo presidente ucraino è stato amesso all’incontro solo alla fine e per meno di 10 minuti) non si è mostrato molto preoccupato dal monito del presidente americano e ha dichiarato a chiare lettere di voler procedere, colpendo il territorio russo più nella profondità possibile: “Che gli HIMARS (propriamente il sistema missilistico M142 High Mobility Artillery Rocket System, utilizzato anche per lanciare gli ATACMS, che hanno una gittata di 300-350 chilometri, N.d.R.) colpiscano i bersagli nemici”, ha incitato Zelensky, il cui mandato presidenziale era scaduto ancora nel maggio del 2024.

In un’intervista, concessa da Trump alla rivista “Time” (nella foto), che lo ha nominato “Persona dell’anno 2024”, il presidente eletto ha definito “un errore molto grande” la decisione di Biden di consentire a Kiev l’uso dei missili. “Perché stiamo facendo questo? – ha chiesto. Stiamo solo provocando un’escalation in questa guerra e la stiamo rendendo peggiore. Questo non doveva essere permesso”. Il presidente eletto ha definito “una follia” la strage in corso di soldati ucraini e russi, con perdite “insostenibili”.

Intanto la Russia ha dichiarato di “sostenere pienamente” gli sforzi di mediazione del premier ungherese, Viktor Orban, che dopo aver sentito Trump al telefono ha telefonato anche al presidente russo, Vladimir Putin, per dire che la sua proposta di uno “scambio di prigionieri su vasta scala e una tregua Natalizia è stata respinta da Zelensky”.