L’inflazione negli Stati Uniti è rallentata fermandosi al 3% nel mese di giugno. A maggio il dato era al 4%, netto quindi il miglioramento che va toccare i livelli più bassi dal 2021, anche migliori delle attesi che si attestavano al 3,1%.
E’ il 12 esimo calo consecutivo dell’indice dei prezzi al consumo negli Stati uniti, una notizia che è stata ben accolta dalle borse europee, in rialzo. In calo anche l’inflazione “core”, ovvero che non considera i beni alimentari e l’energia, che è scesa dal 5,3% di maggio al 4,8% di giugno.
La notizia è stata accolta positivamente dal Presidente degli Usa, Joe Biden, che ha spiegato come questi dati portano “nuove e incoraggianti prove del fatto che l’inflazione sta diminuendo mentre la nostra economia rimane forte”. A rafforzare questo quadro positivo c’è il fatto che la disoccupazione rimane prossima ai minimi storici.
Ora gli occhi sono puntati sulla Fed: i mercati si aspettano verosimilmente un freno alla crescita dei tassi di interesse. I dirigenti della Federal reserve si incontreranno tra il 26 e il 27 luglio e valuteranno se far virare la politica monetaria che pesiste da oltre un anno e che ha visto 10 rialzi consecutivi dei tassi in 15 mesi.