USA, Kamala Harris accetta la candidatura: “Sarò presidente di tutti”

Alla convention democratica di Chicago l'ultimo passaggio formale in vista delle elezioni presidenziali del 5 novembre 2024

“Sarò un Presidente che ci unisce attorno alle nostre più alte aspirazioni. Un Presidente che guida e ascolta. Che è realista. Pratico. E ha buon senso. E combatte sempre per il popolo americano. Dal tribunale alla Casa Bianca, questo è stato il lavoro della mia vita”. Così Kamala Harris ha parlato in chiusura della convention democratica di Chicago dopo aver accettato la candidatura come candidata alle elezioni presidenziali che si terranno il 5 novembre 2024.

Harris ha parlato per 45 minuti ripetendo quello che negli ultimi giorni è stato più volte ripetuto e che ora è diventato uno slogan: “non torneremo indietro”. Cosa che invece accadrebbe, secondo la candidata democratica se fosse eletto Donald Trump. “Non torniamo indietro ai tempi in cui Trump ha tagliato l’assistenza sanitaria e la previdenza. Non gli consentiremo di eliminare le scuole pubbliche, né di porre fine ai programmi destinati ai nostri bambini più piccoli. Noi non torniamo indietro. Noi stiamo tracciando un nuovo percorso”.

Altri due temi forti che determinano la linea democratica sono la volontà di dare a questo voto una portata “generazionale” e quella di porsi come una forza politica capace di superare le profonde divisioni che caratterizzano la società statunitense.

Harris ha spiegato i temi centrali della sua polica: “Mi sono battuta per le donne e dei bambini abusati, come procuratore della California ho lottato contro le grandi banche a favore di chi vedeva le loro case pignorate, mi sono battuta per i studenti, i lavoratori, gli anziani, mi sono battuta contro i cartelli che si occupano di traffico di essere umani, di droga, di armi. Non ci siamo mai arresi, vale sempre la pena batterci per il futuro. Quello che stiamo facendo, una lotta per il futuro dell’America”.

E sulle politiche internazionali: “Abbiamo scritto una legge insieme ai repubblicani sulla sicurezza delle nostre frontiere. Ma Trump ha vietato ai repubblicani di votare quella legge perché poteva togliere elementi alla sua campagna elettorale. Vanno creati percorsi per concedere la cittadinanza e mettere in sicurezza la nostra frontiera” E sui rapporti con l’estero: “Trump ha minacciato di uscire dalla Nato, ha incoraggiato Putin ad invadere i nostri alleati. Io sarò saldamente a fianco dell’’Ucraina e della Nato”. Infine su Gaza Israele: “Stiamo lavorando 24 ore al giorno con Biden perché questo è il momento per un accordo per gli ostaggi e per il cessate il fuoco. Io sosterrò il diritto di Israele di difendersi, nel contempo quello che è accaduto a Gaza in questi 10 mesi è devastante.