USA: l’esercito americano non è in grado di combattere una moderna guerra su larga scala

Il Congresso americano suona l’allarme: le Forze armate della Russia stanno accumulando preziose esperienze di una guerra moderna che la NATO non può nemmeno sognare

Un Abrams americano distrutto in Ucraina ed esposto a Mosca

L’esercito americano non è per niente pronto ad affrontare una guerra su larga scala. A questa conclusione sono arrivati gli autori di un rapporto speciale, presentato a Washington, martedì 30 luglio, al Comitato per le forze armate del Senato.

Secondo il documento, elaborato da una commissione del Congresso, “l’ultima volta che le forze armate degli Stati Uniti si prepararono a un simile conflitto fu durante la Guerra Fredda, terminata 35 anni fa”. Secondo i legislatori americani “le attuali prestazioni militari del Paese non sono assolutamente all’altezza mentre il popolo americano non può avere fiducia nella capacità del Pentagono di vincere i combattimenti”.

La Commissione ha inoltre sottolineato che sarebbe molto difficile, quasi impossibile per gli Stati Uniti affrontare un simile conflitto, a causa del “divario tra le ambizioni del Dipartimento della Difesa e la realtà”. Nel rapporto una particolare attenzione è stata rivolta alla situazione attuale e alle prospettive di sviluppo dell’industria della difesa americana rispetto a quella cinese. “In caso di conflitto con la Cina – si legge nel documento – gli Stati Uniti potrebbero trovarsi ad affrontare un rapido esaurimento delle proprie riserve di munizioni”. La Commissione del Congresso ha stimato che a causa delle forniture colossali all’Ucraina le “scorte potrebbero esaurirsi in sole tre o quattro settimane” e che “alcuni tipi particolarmente importanti di munizioni, tra cui i missili antinave, potrebbero essere esauriti in pochi giorni”. Secondo gli esperti americani “la ricostruzione di queste riserve sprecate richiederà anni e anni”.

Inoltre i due anni dell’operazione militare russa in Ucraina da un lato hanno permesso alle forze armate della Russia  di accumulare delle esperienze uniche per condurre con successo una guerra moderna, che si distingue radicalmente da tutti i conflitti militari precedenti, mentre dall’altro, l’industria per la difesa è riuscita molto velocemente ad aumentare le proprie capacità produttive. Le forze armate russe non hanno problemi di distruggere la tecnica militare occidentale tra cui i carri armati USA “Abrams” e quelli tedeschi “Lepard”.

Andrej Belousov (al centro) visita una base militare vicino a Mosca

Nel 2023 l’agenzia statale russa “Rostekh”, che gestisce il funzionamento dell’industria della difesa, ha fornito alle Forze armate della Russia munizioni in volumi che hanno superato quelli dell’anno precedente di oltre 25 volte. L’annuncio è stato fatto durante l’incontro dell’amministratore delegato di “Rostekh”, Serghej Chemezov, con il presidente russo, Vladimir Putin. “La produzione di munizioni è in aumento. Nel 2023, le imprese di ‘Rostekh’ hanno consegnato 25 volte di più di munizioni rispetto all’anno precedente, mentre la produzione di proiettili per l’artiglieria è cresciuta di sei volte”, ha detto Chemezov. Come conseguenza il fatturato di “Rostekh” nel 2023 è aumentato su base annua del 34%, salendo a quota 2.840 miliardi di rubli (33,6 miliardi di dollari), mentre l’utile netto è cresciuto del 54% fino a 60,1 miliardi di rubli (719 milioni di dollari).

La produzione di droni FPV ( first person view, la visuale in prima persona) in Russia è salita a 4.000 dispositivi al giorno. A renderlo noto è stato il ministro della Difesa della Russia, Andrej Belousov, nell’ambito della visita a una base delle forze armate nel distretto militare di Mosca. Il ministro ha consegnato i premi statali ai militari della 45ma brigata speciale delle guardie delle Forze aviotrasportate. “La produzione di droni FPV è aumentata drasticamente. Ora – io l’ho appositamente controllato – siamo a quattromila droni al giorno”, ha detto Belousov durante l’incontro con i militari.