È favorevole ai tagli al welfare, alla deregolamentazione dell’economia, all’aumento della produzione energetica nazionale e all’applicazione di dazi sulle merci straniere in vendita negli Stati Uniti
Si sta delineando la futura Amministrazione degli Stati Uniti. Il presidente eletto, Donald Trump, ha scelto l’investitore Scott Bessent come nuovo segretario al Tesoro. Nella gerarchia ministeriale degli USA la carica corrisponde più o meno a quella del ministro dell’Economia in Europa. Come tutte le altre nomine anche quella di Bessent dovrà essere confermata dal Senato.
Bessent ha 62 anni ed è il fondatore di Key Square Group, un importante hedge fund statunitense. Durante la campagna elettorale del candidato repubblicano, Bessent si è presentato come uno dei principali consiglieri economici e finanziari di Trump. Per quanto riguarda la futura politica economica degli USA, la stampa statunitense scrive che “Bessent è favorevole ai tagli al welfare, alla deregolamentazione dell’economia, all’aumento della produzione energetica nazionale e all’applicazione di dazi sulle merci straniere in vendita negli Stati Uniti”.
Al tempo stesso diversi media statunitensi hanno espresso parecchia perplessità per questa nomina, ricordando che un “elemento del passato professionale di Bessent potrebbe indisporre una parte dell’elettorato Repubblicano”: negli anni Novanta il probabile prossimo segretario al Tesoro “lavorò per il Soros Fund Management, la società di investimento fondata da George Soros, il miliardario e filantropo di origine ebrea ungherese al centro di molte teorie del complotto negli Stati Uniti e in Europa”.
In precedenza Trump aveva nominato Brooke Rollins come prossima segretaria all’Agricoltura. In un comunicato stampa Trump ha elogiato “l’impegno di Rollins nel sostenere l’agricoltore americano, la difesa dell’autosufficienza alimentare americana e il ripristino delle piccole città americane dipendenti dall’agricoltura”. Trump aveva scelto anche le persone che guideranno la Food and Drug Administration e il Centers for Disease Control and Prevention (CDC), le due più importanti agenzie sanitarie statunitensi. Saranno rispettivamente il chirurgo Marty Makary e l’ex deputato Repubblicano Dave Weldon, che durante la pandemia fecero parlare di sé per la loro contrarietà all’obbligo vaccinale.