USA, sciopero automotive: Biden si schiera al fianco dei lavoratori

Il Presidente Biden si è schierato al fianco dei lavoratori nella trattativa che ha portato allo storico sciopero proclamato dal sindacato United Auto Workers il 15 settembre.

Secondo quanto riporta il New York Times, Biden avrebbe inviato due suoi collaboratori a Detroit per chiedere a GM, Ford e Stellantis di condividere i loro profitti con i lavoratori.

“Per generazioni, i lavoratori dell’auto hanno sacrificato molto per mantenere l’industria viva e forte, soprattutto durante la crisi economica e la pandemia. I lavoratori meritano una parte equa dei benefici che hanno contribuito a creare”, ha spiegato il presidente sottolineando che le case automobilistiche hanno fatto “offerte significative” ma che “dovrebbero andare oltre per garantire che i profitti aziendali record significhino contratti record per i dipendenti”.

Il sostegno ai sindacati è uno dei “cavalli di battaglia” di Biden, il presidente è convinto, e ha sostenuto a più riprese, il loro ruolo cruciale nella costituzione della classe media negli Stati Uniti. Lo schieramento di Biden al fianco dei lavoratori dell’automotive ha suscitato diverse reazioni negative, anche all’interno dello stesso Partito democratico, mentre il rivale Donald Trump si è schierato con la sessa franchezza al fianco delle aziende, spiegando che di questo passo i lavoratori dell’auto non avranno alcun posto di lavoro perché saranno tutti prodotte in Cina. Le presidenziali sono ancora lontane (5 novembre 2024) ma la campagna elettorale è già iniziata e questo sciopero è un argomento perfetto per polarizzare le posizioni dei due sfidanti.