USA, scongiurato il blocco dei porti

E' stato trovato un accordo per un aumento dei salari del 62%

Lo sciopero dei lavoratori portuali  che minacciavano di bloccare tutti gli scali della costa est statunitense è stato revocato. Il sindacato International Longshoremen’s Association (ILA) ha infatti trovato un accordo, seppur ancora parziale, con la United States Maritime Alliance (USMX) che ha condotto a una sospensiva dello sciopero fino al mese di gennaio 2025.

Dall’offerta di un aumento salariale del 50% da raggiungere nel giro di sei anni contro una richiesta di un aumento del 77% si è trovato un accordo per una crescita degli stipendi del 62%, secondo quanto riporta Reuters. Le parti hanno reso noto che torneranno presto al tavolo per discutere di altri aspetti relativi alle condizioni di lavoro, in particolare al sindacato interessa il tema dell’automazione nelle operazioni di carico, scarico e trasporto, che potrebbe portare nel prossimi anni a una forte riduzione dei posti di lavoro. I lavoratori chiedono limitazioni all’utilizzo di sistemi di automazione.

Soddisfatto il presidente Joe Biden, anche perché è stata disinnescata usa situazione in cui Kamala Harris aveva tutto da perdere a un mese dalle elezioni presidenziali. Biden si è complimentato per “l’accordo tra le parti che si sono unite per riaprire i porti della Costa Orientale e del Golfo, agendo in modo patriottico per garantire la disponibilità di forniture essenziali per la ripresa e la ricostruzione dopo l’uragano Helene”.