Tra i provvedimenti votati sostegni al comparto agricolo e per la ricostruzione post uragani
Ancora una volta gli Stati uniti evitano lo shutdown, ovvero il nuovo piano che evita la paralisi del bilancio statale, all’ultimo minuto. O, meglio, l’approvazione è tecnicamente arrivata a tempo scaduto, ovvero poco dopo la mezzanotte del 20 dicembre, ma vista l’imminenza del voto è stata prorogata la chiusura.
Questa legge garantisce il finanziamento del governo federale e dei suoi organismi fino a marzo 2025, dopo essere passata alla Camera con con 366 voti favorevoli e 34 contrari e, in extremis, al Senato, con 85 voti favorevoli e 11 contrari. Ora la palla passa al presidente Joe Biden per la sua firma.
Lo speaker della Camera, il repubblicano Mike Johnson, ha spiegato che “La legge appena approvata è all’insegna dell’America First. Sono stato in stretto contatto con Trump, sa esattamente cosa stavamo facendo ed era d’accordo”; Johnson ha confidato di essersi consultato anche con Elon Musk.
La prospettiva dello shutdown, che sostanzialmente rappresenterebbe la paralisi di tutte le attività pubbliche non essenziali, viene sempre più spesso utilizzata come leva politica. Nel corso della settimana Donald Trump, supportato da Elon Musk, aveva chiesto ai Repubblicani di non votare l’accordo che era stato trovato per proporre un nuovo testo.
Anche Joe Biden alla fine ha detto che appoggia la legge così come è stata approvata: “A seguito di un ordine del presidente eletto Trump, ieri i repubblicani hanno annullato un accordo bipartisan e minacciato di paralizzare il governo all’ultimo momento per aprire la strada alle agevolazioni fiscali per i miliardari. Questa legge non lo fa”, si legge in un comunicato della Casa bianca.
Il provvedimento prevede il finanziamento del governo federale fino al 14 marzo 2025 e 110 miliardi di dollari che saranno spesi in aiuti per la ricostruzione post uragani e in sostegno al settore agricolo mentre l’innalzamento del tetto del debito che Trump voleva inserire non è stato approvato.