USA: Trump fa appello alla Corte Suprema per allontanare la condanna

Gli avvocati del presidente eletto “giocano l’ultima carta” per impedire al giudice Juan Merchan di pronunciare il 10 gennaio la sentenza che potrebbe fare di Trump il primo presidente nella storia degli Stati Uniti che s-insedier' alla Casa Bianca con adosso una condanna penale.

Donald Trump

A pochi giorni del suo insediamento ufficiale alla Casa Bianca, in programma per il 20 gennaio prossimo, il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump (nella foto), si è rivolto alla Corte Suprema degli USA per bloccare la sentenza di condanna inflittagli nel processo per i presunti pagamenti all’attrice dei film per adulti, Stormy Daniels.

La lettura del dispositivo da parte del giudice, Juan Merchan, è prevista per il venerdì, 10 gennaio, a New York, a conclusione del processo che si era tenuto a maggio del 2024, quando una giuria di New York aveva dichiarato Trump colpevole di 34 capi d’accusa. È improbabile che la sentenza abbia un impatto diretto sulla presidenza. Il giudice Merchan aveva già fatto sapere di “non essere propenso a comminare una pena detentiva al presidente Repubblicano”. Trump è accusato di “falsificazione di documenti finanziari e fiscali aziendali” e rischia di diventare il primo presidente nella storia degli Stati Uniti che – come scrive la stampa americana – “porterà in dote” una condanna penale.

Gli avvocati di Trump si sono rivolti mercoledì, 8 gennaio, (giovedì, 9 gennaio in Europa) all’istanza superiore dopo la risposta negativa del tribunale di New York. Da parte sua i giudici della Corte Suprema hanno chiesto entro venerdì, 10 gennaio, una “presa di posizione ai pubblici ministeri” di New York. Il processo era incentrato sull’occultamento illegale di 130.000 dollari con cui Trump aveva “pagato il silenzio” dell’attrice. L’accusa afferma che il “silenzio” di Daniels avrebbe permesso a Trump di “ottenere vantaggi nella campagna elettorale del 2016”.