È la prima grande città in Italia e tra le primissime al mondo a introdurre un biglietto a pagamento per i turisti
Dal 25 aprile Venezia, la città italiana più popolare tra i turisti, si fa pagare il biglietto d’ingresso. Costa 5 euro a persona. Per il momento, hanno precisato le autorità veneziane, si tratta di un periodo di “sperimentazione”, che va dal 25 aprile al 5 maggio e nei fine settimana fino al 14 luglio.
Come scrivono oggi i media italiani “nel primo giorno della sperimentazione di un contributo di accesso per entrare a Venezia, migliaia di persone si sono messe in coda per oltrepassare i 15 accessi organizzati per controllare i biglietti”. Nei giorni precedenti, sulla piattaforma messa online dal comune, si erano prenotate 113.000 persone, ma soltanto 15.700 hanno dovuto pagare il contributo da 5 euro. Tutti gli altri erano “ospiti di alberghi, parenti o amici dei veneziani, proprietari di seconde case, studenti in gita scolastica, eccetera, eccetera, eccetera”. Nella prima giornata il comune ha incassato poco più di 78.000, ovvero molto al di sotto delle previsioni. Non è stato raggiunto l’effetto sperato, cioè limitare la presenza dei turisti giornalieri, ma il sindaco Luigi Brugnaro si è detto comunque “soddisfatto”.
Venezia è stata la prima grande città in Italia e tra le prime al mondo a introdurre un biglietto a pagamento per i turisti che la visitano in giornata. Invece sono stati esentati dal pagamento i turisti che pernottano in qualche struttura ricettiva, per i quali è già obbligatorio il pagamento della tassa di soggiorno. Non pagano i lavoratori, che lavorano a Venezia anche da pendolari. “Ovviamente – ha precisato il quotidiano ‘Post’ – non pagano gli studenti di qualsiasi istituto con sede nel comune, che siano scuole o università; i residenti in Veneto; chi deve curarsi in una struttura all’interno del comune di Venezia; chi va a trovare una persona residente, la quale dovrà però fare richiesta per conto dei suoi ospiti”.
Oltre ai 15 accessi alla stazione ferroviaria sono stati effettuati i controlli anche all’interno della città: nel primo giorno dell’esperimento i 75 controllori hanno fermato per le verifiche ben 14.000 persone. Al momento non ci sono dati relativi alle multe, che vanno da 50 a 300 euro.
Secondo “Post” dai dati degli accessi “sembra che il principale obiettivo del provvedimento, cioè scoraggiare i turisti a fermarsi un solo giorno, non sia stato raggiunto, anche se naturalmente è presto per fare valutazioni definitive”. Come ha dichiarato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, “finora non si era mai fatto nulla per regolare il turismo, noi ci stiamo provando. Sulla base dei dati decideremo come proseguire, in futuro i giorni saranno di più e introdurremo altri servizi nel QR code”.