Gli Stati uniti stanno aumentando la pressione sul Venezuela e hanno annunciato che imporranno nuovamente le sanzioni su petrolio e gas. Accade da quando la Corte suprema del Paese sudamericano ha confermato il divieto di partecipazione alle elezioni di Maria Corina Machado, principale candidata dell’opposizione.
“Tenendo conto del mancato rispetto dell’impegno di consentire a tutti i candidati di partecipare alle elezioni presidenziali di quest’anno, gli Stati Uniti non rinnoveranno la licenza alla sua scadenza, il 18 aprile 2024”, ha spiegato un portavoce del Dipartimento di Stato.
Il tribunale, vicino al presidente Nicolas Maduro, alla guida della Repubblica bolivariana del Venezuela fin dal 2013, anno della morte del suo predecessore, Hugo Chavez, il 26 gennaio ha confermato l’esclusione della candidata dell’opposizione María Corina Machado che a luglio era stata dichiarata non eleggibile con accuse di “tradimento” e frodi amministrative
Il Venezuela è il Paese con le più grandi riserve petrolifere stimate al mondo ed è sotto sanzioni statunitensi dal 2019 quando l’allora presidente Donald Trump decise di mettere mettere sotto embargo Caracas.
A ottobre 2023 era stato tuttavia concesso un alleggerimento delle sanzioni in seguito ad alcune aperture del presidente Maduro quando questi sembrava intenzionato a far partecipare i partiti di opposizione alle elezioni politiche che dovrebbero tenersi nella seconda metà del 2024.
Machado aveva vinto nettamente le elezioni primarie tenutesi a ottobre e proprio in quel periodo Governo e opposizione avevano trovato un accordo di massima sulle elezioni da tenete nella seconda metà del 2024. Washington aveva risposto a questo accordo con il rallentamento delle sanzioni per 6 mesi, con scadenza ad aprile, e le concessioni non saranno a questo punto rinnovate.