Il presidente rieletto il 28 luglio ma al centro delle polemiche e delle contestazioni dell’opposizione ha detto che spigherà a Lula, Petro e Obrador una “situazione complessa ”
Nicolas Maduro, presidente del Venezuela, ha spiegato che parlerà con i leader di Brasile, Colombia e Messico, Paesi che rispetta “profondamente” e che hanno recentemente chiesto a Maduro di rendere pubblici i verbali delle contestate elezioni.
Elezioni che il Comitato elettorale venezuelano ha assegnato a Maduro, ma la decisione è stata duramente contestata dall’ opposizione guidata da Carolina Machado (che non si è potuta candidare) e che sostiene che Edmundo Gonzalez sia il reale vincitore con addirittura il 67% dei voti.
Alla consultazione elettorale del 28 luglio sono seguite varie proteste di piazza e scontri violenti che hanno portato alla morte di almeno 24 persone.
Nel frattempo Delcy Rodriguez, vice di Maduro ha spiegato che “C’è un’isteria internazionale sui verbali delle elezioni, potrebbero anche fare una serie su Netflix, l’isteria è stata tale da mettere in ombra le Olimpiadi in Francia”.
Maduro invece, come spiegato alla te pubblica e riportato dall’ANSA, ha spiegato di essere in attesa di colloqui con il presidente brasiliano Luiz Inácio da Silva, e i suoi omologhi, il colombiano Gustavo Petro e il messicano Andrés Manuel López Obrador.
Maduro avrebbe detto che avrebbe intenzione di spiegare ai tre leder “una situazione che è complessa da capire, perché nel mondo ci sono molta manipolazione e bugie”, il Governo venezuelano, spiega il leader, è “esperto nello sconfiggere le bugie, da qualunque parte provengano e qualunque sia il loro potere”.