Venezuela, mandato d’arresto per candidato opposizione Gonzalez

Il 75 enne ex diplomatico è accusato, tra l'altro, di sabotaggio e associazione terroristica

Edmundo González Urrutia, il candidato dell’opposizione alle elezioni del 28 luglio in Venezuela, concluse con la discussa vittoria di Nicolas Maduro, è accusato di “usurpazione di funzioni pubbliche, falsificazione di documenti ufficiali, associazione a delinquere, sabotaggio e associazione terroristica”.

Dopo il voto il Venezuela è stato scosso dalle proteste di piazza che avrebbero portato alla morte di 27 persone con oltre 2400 arresti, secondo quanto riportato da Reuters.

La Procura del Venezuela ha chiesto il 2 settembre l’arresto di González Urrutia che non aveva risposto a tre convocazioni in tribunale dove avrebbe dovuto spiegare alcuni contenuti pubblicati nel sito web della coalizione di opposizione Piattaforma unitaria democratica (PUD) che indicava il 75 enne ex diplomatico come il vero vincitore delle elezioni. Sul sito erano state caricate circa l’80 per cento delle ricevute dei sistemi per il voto elettronico secondo cui il 67% per cento dei voti era andato al candidato di opposizione. L’inchiesta della procura venezuelana riguarda anche la leader dell’opposizione, Maria Corina Machado, già dichiarata ineleggibile in Venezuela, fatto he aveva portato alla candidatura di Gonzalez.

L’ex ambasciatore sta vivendo in un luogo segreto e dal 30 luglio non appare in pubblico e ha giustificato la mancata presenza dopo la convocazione spiegando di temere una magistratura che non offre garanzie di indipendenza.