Venezuela offre ai BRICS le proprie riserve (colossali) di idrocarburi

Il Venezuela potrà aderire ai BRICS già a ottobre del 2024

Joaquín Pérez Ayestarán

Il Venezuela, uno dei più ricchi Paesi del mondo per le riserve di gas e di petrolio, ha annunciato di essere pronto “a fare entrare le sue risorse di idrocarburi nel ‘portafoglio’ del gruppo dei Paesi BRICS, al quale il Paese latinoamericano intende aderire il più presto possibile. Come ha dichiarato il vice rappresentante permanente del Venezuela alle Nazioni Unite, Joaquín Pérez Ayestarán, “abbiamo le maggiori risorse petrolifere certificate del mondo, che si sommeranno al paniere di prodotti che i BRICS nel loro insieme potranno offrire”.

Le riserve confermate di gas naturale, che si trovano nel sottosuolo del Venezuela ammontano alla cifra astronomica di 6.300 miliardi di metri cubi, che piazza il Paese al 6° posto nel mondo, mentre le sue riserve di greggio raggiungono quota di circa 305 miliardi di barili, ovvero il 17,5% delle intere riserve petrolifere mondiali.

Ayestarán ha quindi rilanciato l’ipotesi che l’ingresso di Caracas nei BRICS “verrà ufficializzato nel prossimo vertice dei capi di Stato di Brasile, Russia, India, Cina,  Sud Africa, Egitto, Etiopia, Arabia Saudita, Iran ed Emirati Uniti Arabi”. “Sarà un passaggio assolutamente ben accetto in Venezuela. Ma anche se non fosse così, porteremo avanti la nostra offerta e il nostro impegno ad essere un attore attivo in questo nuovo mondo”, ha sottolineato il diplomatico, ricordando che il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, aveva invitato il collega  venezuelano, Nicolás Maduro, al vertice BRICS che si terrà il 23 e 24 ottobre prossimi a Kazan, in Russia.

Buone prospettive anche per l’economica del Brasile, uno dei Paesi-fondatori dei BRICS. Per l’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (OPEC) l’economia del Brasile dovrebbe chiudere il 2024 a un ritmo di crescita dell’1,8%, per poi spingersi fino all’1,9% l’anno successivo.

Nel suo rapporto mensile l’OPEC ha mantenuto per il 2024, le sue previsioni di “aumento dell’offerta di combustibili liquidi del Brasile di 100.000 barili al giorno, fino a quota media di 4,3 milioni di barili al giorno”. Per il 2025, si prevede un ulteriore incremento di 180.000 di barili al giorno fino a quota media di 4,5 milioni di barili di carburante. Secondo le stime dell’OPEC il Brasile insieme agli Stati Uniti e al Canada, dovrà diventare uno dei “principali motori di crescita” dell’offerta globale di carburante sia nel 2024 che nel 2025.