María Corina Machado, ex deputata conservatrice, sarà la sfidante di Nicolas Maduro nelle elezioni presidenziali del Venezuela che si terranno nel 2024.
Machado, con il partito Vente Venezuela da lei stessa fondato, ha “vinto” il diritto a sfidare Maduro ottenendo 552.430 preferenze, il 93% dei voti, come comunicato dalla Commissione nazionale delle primarie (CNP). Il candidato di Accion Democratica, Carlos Prosperi, è arrivato secondo con 28.153 voti, e Delsa Solórzano di Encuentro Ciudadano è terza con 4.565 preferenze.
Le primarie, le prime dopo 10 anni, sono servite a definire il leader dell’opposizione: la scorsa settimana governo e opposizioni avevano raggiunto un accordo per organizzare nuove elezioni presidenziali che si terranno il prossimo anno. E’ stata anche stabilita la presenza di osservatori esterni e indipendenti, tra cui ONU e UE dopo che la tornata del 2018, vinta dal presidente Nicolás Maduro che è al secondo mandato e governa dal 2013, era stata contestata dall’ONU che aveva spiegato come non ci fossero stati i minimi requisiti per definirle elezioni libere.
Allora, con Donald Trump alla Casa Bianca, si erano inasprite le sanzioni statunitensi; le concessioni fatte da Maduro in queste settimane alle opposizioni erano finalizzate proprio a un’allentamento dalle misure USA che colpivano le esportazioni di idrocarburi e oro. E infatti la scorsa settimana Washington ha allentato la presa. Maduro nell’occasione aveva dichiarato: “Voltiamo pagina, ricostruiamo un rapporto di rispetto e di cooperazione. Il Venezuela, con questi accordi e queste decisioni prese, entra di nuovo con forza nel mercato del petrolio e del gas, rientrando progressivamente nel mercato. Agli Stati Uniti dico: abbiamo sempre voluto e vogliamo ancora rapporti di rispetto nella diversità”.