Gli Stati uniti hanno alleggerito le sanzioni sul settore petrolifero venezuelano. Questa è stata la risposta di Washington dopo l’accordo raggiunto tra il governo e i partiti dell’opposizione per le elezioni del 2024. Questo rappresenta un passo in avenati dell’amministrazione Biden nei confronti di Maduro, un cambiamento netto rispetto alla politica della “massima pressione” adottata dal governo Trump.
Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha rilasciato una licenza che autorizza il Venezuela, membro dell’OPEC e sotto pesanti sanzioni dal 2019, a produrre ed esportare petrolio senza restrizioni per i prossimi sei mesi, analoghe misure sono state prese per il gas e l’oro.
Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, si è detto pronta a ricostruire le relazioni con gli Stati Uniti: “Voltiamo pagina, ricostruiamo un rapporto di rispetto e di cooperazione – ha spiegato Maduro – Il Venezuela, con questi accordi e queste decisioni prese, entra di nuovo con forza nel mercato del petrolio e del gas, rientrando progressivamente nel mercato. Agli Stati Uniti dico: abbiamo sempre voluto e vogliamo ancora rapporti di rispetto nella diversità”.
Anche Antony Blinken, Segretario di Stato americano , ha accolto con favore le concessioni elettorali del leader venezuelano, puntualizzando però, come riporta Reuters, che Washington gli ha dato tempo fino alla fine del mese di novembre per “iniziare a revocare i divieti sui candidati presidenziali dell’opposizione e iniziare a rilasciare i prigionieri politici e gli americani ingiustamente detenuti”.