Vertice Brasile-Arabia Saudita: focus su energia rinnovabile e BRICS

Il principe ereditario dell’Arabia Saudita, Mohammed bin Salman, ha ricevuto a Riyad il presidente del Brasile, Inácio Lula da Silva, che si è recato nel Regno prima di andare a Dubai, dove negli Emirati Arabi il 30 di novembre si apre la 28a edizione della conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP28).

Come ha scritto l’agenzia di stampa “Agência Brasil” al centro dei colloqui si sono trovati gli investimenti, stimati in 10 miliardi di dollari, che il Fondo sovrano saudita ha stanziato per il Brasile nel 2024-2031.

In primo luogo l’Arabia Saudita vorrebbe finanziare la realizzazione di alcuni progetti nel settore di energia pulita, tra cui la produzione di idrogeno “verde”. Inoltre sono previsti gli investimenti nella scienza e nelle tecnologie avanzate, nell’agricoltura sostenibile e anche nello sviluppo infrastrutturale del Paese latinoamericano, che presta molta attenzione alla transizione energetica.

Il presidente brasiliano ha infine aggiornato il principe ereditario riguardo alle azioni, che il Governo brasiliano sta realizzando per far fronte alla deforestazione del continente sudamericano e come conseguenza per frenare lo sviluppo dei pericolosi fenomeni del cambiamento climatico. Nei prossimi giorni il presidente Lula intende presentare queste strategie al vertice sul clima, in programma dal 30 di novembre al 12 di dicembre a Dubai.

Secondo le fonti di Riyad il principe bin Salman da parte sua ha ricordato l’imminente adesione dell’Arabia Saudita al gruppo dei Paesi BRICS, del quale il Brasile è uno dei cinque Stati-fondatori (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa). Il principe ereditario ha enfatizzato l’importanza dell’ingresso, auspicando una partecipazione a pieno titolo del Regno nella New Development Bank (Nuova banca di sviluppo), l’istituto di credito dei BRICS, attualmente diretto dall’ex presidente del Brasile, Dilma Rousseff.