Via libera a un nuovo rigassificatore in Sicilia

Il progetto per il rigassificatore di Porto Empedocle, in Sicilia, è pronto a ripartire. Il 18 settembre l’ad dell’ENEL, Flavio Cattaneo, ha incontrato il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani che ha dato il via libera alla proroga necessaria per permettere i lavori.

“Abbiamo rimarcato ancora una volta l’importanza dell’infrastruttura. Lo sviluppo del terminale on shore di Porto Empedocle darà un importante contributo per diversificare gli approvvigionamenti energetici e costituire un’opportunità di sviluppo per il Mezzogiorno, sia in termini di contributo alla creazione di un hub energetico nel Mediterraneo sia in termini di ricadute occupazionali e di sviluppo e riqualificazione del territorio – ha commentato il governatore – La Regione ha fatto la sua parte e prende atto che si conferma con Enel e il suo management una grande sinergia che potrà dare benefici a tutta la Sicilia”.

E’ stata così prorogata al 2028 la data di fine lavori per poter realizzare l’opera che segue la linea tracciata dal Governo italiano di potenziare le infrastrutture per diversificare l’approvvigionamento di gas vista l’instabilità internazionale. Il progetto di questo rigassificatore, che potrebbe fornire 8 miliardi di metri cubi all’anno, è comunque ben precedente il conflitto in Ucraina ma rinvii e ricorsi di ogni tipo lo hanno bloccato per ben 15 anni.

ENEL, contrariamente a quanto si pensava in precedenza, non cederà la “licenza” per la realizzazione dell’infrastruttura ma si impegnerà direttamente nella sua realizzazione con un investimento da 1 miliardo di euro. Parallelamente al nuovo rigassificatore, spiega il Sole 24 Ore, SNAM (la società che gestisce le infrastrutture energetiche italiane) sta implementando le opere per migliorare la rete e per permettere un potenziamento del flusso di gas lungo la direttrice che va dal sud Italia verso nord.