Succede a Vo Van Thuong che era stato fatto dimettere dal Partito comunista in seguito a episodi di corruzione
Lam To, già ministro della Sicurezza pubblica dal 2016 è il nuovo presidente del Vietnam. Lam To, 66 anni, è stato designato dal Partito comunista del Vietnam, unico partito legale nel Paese, e il 22 maggio il parlamento ha confermato la nomina.
La scelta di Lam To ha anche una valenza simbolica: come ministro della Sicurezza aveva lanciato un ampio programma anti-corruzione mentre il precedente presidente, Vo Van Thuong, era stato fatto dimettere in seguito ad alcuni episodi di corruzione che avevano coinvolto anche altre cariche di spicco. Nel giro di un anno e mezzo due presidenti e un presidente del parlamento si sono dimessi in seguito ad illeciti che rimangono misteriosi.
Il compiti del presidente, in Vietnam, sono molto limitati, ma la sua scelta indica che Lam To potrebbe essere l’uomo designato a ricoprire in futuro la massima carica del Paese, ovvero quella di capo del Partito comunista. L’attuale segretario del Partito , Nguyen Phu Trong, ha un mandato in scadenza nel 2026.
Una volta eletto Lam To ha dichiarato di voler portare avanti con intransigenza e perseveranza la lotta alla corruzione. Secondo quanto riporta Reuters queste azioni stanno tuttavia bloccando l’amministrazione pubblica e di conseguenza l’erogazione degli aiuti esteri. L’instabilità politica starebbe invece rallentando gli investimenti nel Paese.