Vladimir Putin: “Con il presidente Xi Jinping possiamo discutere apertamente anche dei problemi più difficili”

I rapporti tra la Russia e la Cina sono protetti da “influenza negativa dei Paesi terzi”

Vladimir Putin e Xi Jinping

Prima si sono incontrati tête-à-tête il presidente della Russia, Vladimir Putin e il leader cinese, Xi Jinping, per proseguire i colloqui tra le delegazioni governative in versione allargata. Gli incontri sono durati per più di due ore, nel corso dei quali Putin ha esaltato la possibilità di discutere con il “presidente Xi” anche dei problemi più difficili. “Siamo in costante contatto. Oltre a tenere regolarmente vertici bilaterali, ci incontriamo ai margini di eventi multilaterali, comunichiamo per telefono, il che consente di discutere di qualsiasi cosa, anche i problemi più difficili”, ha dichiarato Putin nel corso delle dichiarazioni congiunte rilasciate a Pechino. Il presidente russo ha scelto la Cina come prima destinazione della sua visita all’estero dopo la rielezione alla presidenza russa e l’insediamento ufficiale al Cremlino il 7 maggio. Come ha inoltre sottolineato Putin “con Xi Jinping riusciamo a mantenere il controllo personale di tutte le questioni urgenti dell’agenda russo-cinese e internazionale”.

I colloqui tra Putin e Xi Jinping si sono svolti “in un’atmosfera calda, amichevole e costruttiva”. Sono sono stati discussi lo stato attuale e le prospettive di sviluppo della cooperazione bilaterale tra i due Paesi vicini. Le parti hanno confermato con soddisfazione “l’intensità del dialogo nel campo della politica e della sicurezza”. È stata sottolineata l’elevata dinamicità degli scambi economici – nel 2023 gli interscambi commerciali tra i due Paesi hanno superato i 240 miliardi di dollari – nonché l’espansione dei contatti umanitari e l’effettivo coordinamento sull’arena internazionale in un complicato contesto geopolitico.

Dopo i colloqui i due leader hanno assistito alla firma di accordi di cooperazione bilaterale e hanno pubblicato una dichiarazione congiunta sull’“approfondimento del partenariato strategico globale di coordinamento Cina-Russia nella nuova era”. Il documento molto ampio ha evidenziato, in oltre 30 pagine, “la natura speciale delle relazioni bilaterali, ha delineato ulteriori modi per sviluppare l’intera gamma dei legami  tra Mosca e Pechino e ha precisato il principale ruolo della Russia e della Cina nel plasmare un nuovo ordine mondiale giusto e democratico, basato sul concetto di multipolarità”.

Una parte principale dei colloqui russo-cinesi è stata dedicata ai temi di economia e di commercio. Le parti hanno constatato che le relazioni bilaterali, e in particolare il commercio e gli investimenti di Russia e Cina “sono protetti in modo affidabile dall’influenza negativa dei Paesi terzi”. Le sanzioni dell’Occidente contro la Russia e la guerra commerciale e tecnologica, lanciata dagli Stati Uniti contro la Cina, l’insieme di questi fattori hanno motivato i due Paesi “a prendere misure coordinate tempestive” per passare all’utilizzo di valute nazionali negli scambi commerciali. La quota del rublo e dello yuan nelle operazioni commerciali russo-cinesi supera già il 90 per cento. E questo tasso continua a crescere. E nel corso dei colloqui a Pechino Putin e Xi Jinping hanno concordato di “rafforzare ulteriormente i contatti tra Russia e Cina lungo la linea delle istituzioni bancarie”. Inoltre, i presidenti hanno confermato il desiderio di utilizzare “vigorosamente” i sistemi di pagamento nazionali per servire gli operatori economici dei due Paesi.

Un tema molto importante è stato legato alla cooperazione nel settore energetico. Nella dichiarazione congiunta Putin e Xi Jinping hanno sottolineato di avere in programma l’ulteriore rafforzamento della cooperazione nel settore energetico. “Abbiamo piani concreti per approfondire il lavoro nel campo della cooperazione energetica”, ha sottolineato Putin.

Dopo Pechino il presidente russo visiterà la città industriale di Harbin che gode di rapporti economici e commerciali privilegiati con la Russia. La delegazione del Cremlino intende presentare una serie di proposte, che permetteranno di lanciare alcune nuove industrie innovative congiunte che lavoreranno per il bene dei due Paesi.