La visita di Putin è stata preceduta da una serie di consultazioni a Mosca e a Tashkent in ambito economico e commerciale
Il presidente della Russia, Vladimir Putin, è arrivato domenica 26 maggio in Uzbekistan per una visita ufficiale di due giorni, su invito dell’omologo, Shavkat Mirziyoyev. Secondo un comunicato russo-uzbeko, i due leader discuteranno delle questioni relative all’ulteriore sviluppo delle relazioni bilaterali politici, militari, economici e commerciali. Come hanno sottolineato le fonti dell’Amministrazione presidenziale del Cremlino “una particolare attenzione sarà prestata alla cooperazione pratica, in primo luogo all’aumento dell’interscambio commerciale e alla promozione di progetti economici congiunti”.
Al centro del “blocco economico” dei colloqui si troveranno due progetti intercontinentali che prevedono la costruzione di una super ferrovia e di un gasdotto, che dovranno passare dalla Russia, attraverso i territori del kazakhstan, dell’Uzbekistan e del Tajikistan per arrivare fino al Pakistan e all’India.
Sul piano politico Mosca teme che l’Occidente riesca ad aprire nell’Asia Centrale una specie di “secondo fronte” contro la Russia. “Durante il summit con Mirziyoyev il leader russo discuterà delle misure politiche e militari, volte a non permettere questo sviluppo distruttivo, del tutto indesiderato né per la Russia, né per l’Uzbekistan”, ha dichiarato il capo del Dipartimento dell’Asia Centrale dell’Istituto per i Paesi ex sovietici, Valentin Grozin.
Dopo il vertice è prevista la firma di diversi accordi e memorandum di cooperazione. Lunedì Mirziyoyev e Putin parteciperanno anche alla prima riunione del Consiglio dei capi delle regioni dell’Uzbekistan e della Russia.