Si sta formando un nuovo ordine mondiale, un processo oggettivo e irreversibile
“Il mondo deve affrontare minacce senza precedenti generate da faglie di civiltà, conflitti interetnici e interreligiosi, quando le relazioni internazionali sono entrate in un’epoca di cambiamenti radicali globali, quando si forma un nuovo ordine mondiale che riflette la diversità dell’intero pianeta. E questo processo naturale è irreversibile”, ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, nel discorso pronunciato davanti ai leader mondiali, che si sono riuniti venerdì, 11 ottobre, ad Ashgabat, la capitale del Turkmenistan, nell’ambito del Forum internazionale, intitolato “L’interconnessione dei tempi e delle civiltà”.
Secondo il presidente russo le “relazioni internazionali sono entrate in un’epoca di cambiamenti radicali”. Putin ha inoltre sottolineato, che “si possono garantire la pace e lo sviluppo universale solo tenendo conto dell’opinione di ogni singolo Stato e di ogni singolo popolo, rispettando la loro sovranità e l’autonomia.
Malgrado la politica apertamente anti russa, portata avanti dagli Stati Uniti e dai loro alleati, Putin ha detto che la Russia rimane “aperta a discutere i parametri del nuovo ordine mondiale con tutti i partner sulla scena internazionale”. In primo luogo queste discussioni saranno portate avanti nell’ambito delle associazioni internazionali tra cui la Comunità degli Stati indipendenti (CSI), l’Unione economica eurasiatica (UEE), l’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) e il gruppo BRICS, che si riunirà per un summit annuale il 22-24 di ottobre a Kazan, in Russia. Putin ha invitato il presidente del Turkmenistan, Serdar Berdimuhamedow, gli altri leader internazionali presenti al Forum di Ashgabat, a partecipare ai lavori del vertice BRICS.
In questo contesto il presidente russo ha ringraziato Berdimuhamedow, le autorità del Turkmenistan, una delle cinque repubbliche ex sovietiche dell’Asia Centrale, per il loro contributo al “mantenimento della pace e della stabilità nella regione”.