La Banca mondiale (World Bank, WB) ha aggiornato alla fine del 2022 le proprie valutazioni di volumi del prodotto interno lordo dei vari Paesi del mondo, che sono stati analizzati in base alla parità di potere d’acquisto. I cinque Paesi leader del rating sono la Cina (31.559 miliardi d dollari), gli Stati Uniti (23.149 miliardi), l’India (15.875 miliardi), il Giappone (5.675 miliardi) e la Russia con i 5.510 miliardi di dollari del PIL.
Al sesto posto in base alla parità di potere d’acquisto si è trovata la Germania (5.011 miliardi di dollari), mentre all’Italia con i suoi 3.1980 miliardi del PIL è stato assegnato il numero 13, dopo l’Indonesia, il Brasile, la Turchia, la Francia, la Gran Bretagna e il Messico.
Le parità di potere d’acquisto (PPA in italiano, oppure PPP in inglese, Purchasing Power Parity) sono i prezzi relativi, espressi in dollari americani, che esprimono il rapporto tra i prezzi nelle valute nazionali degli stessi beni o servizi in Paesi diversi. Questo dato viene ampiamente e tradizionalmente usato per analizzare le statistiche economiche e per effettuare successivi confronti tra gli aggregati della contabilità nazionale di diversi Paesi del mondo.
Secondo gli analisti della Banca Mondiale, nel periodo fino al 2030, i cinque Paesi-leader conserveranno le attuali posizioni della lista. Mentre lo statu quo generale sarà conservato, all’interno del gruppo l’India si avvicinerà agli Stati Uniti e la Russia “fiaterà sul collo” del Giappone. Secondo i dati della World Bank nel giro dei prossimi otto anni (2023-2030) il PIL della Russia potrà salire a quota 5.900 miliardi di dollari, ovvero del +7,9% rispetto ai risultati registrati nel 2022. Dal canto suo la banca Goldman Sachs ha stimato che tra 50 anni l’India supererà gli Stati Uniti per diventare la seconda – dopo la Cina – maggiore economia del mondo.
Invece per quanto riguarda i volumi nominali del prodotto interno lordo, gli Stati Uniti sono rimasti in vetta della classifica delle maggiori economie del mondo. Seguono la Cina, il Giappone, la Germania, l’India, la Gran Bretagna, la Francia e la Russia.