Xi Jinping: di fronte alle turbolenze globali Cina e UE devono comunicare

La valenza attribuita dalla Cina ai rapporti con l'Unione europea è anche testimoniata dalla scelta della Francia come prima tappa del tour europeo

Xi Jinping ai colloqui con Emanuel Macron e Ursula von der Leyen (a destra)

Si conclude la visita del presidente cinese, Xi Jinping, in Francia. Lunedì, 6 maggio, il leader cinese ha partecipato al vertice con il presidente francese, Emanuel Macron, e con il capo della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Nel corso dei colloqui, Xi ha sottolineato l’importanza di lavorare tutti insieme per una “crescita sana e costante” dei rapporti bilaterali tra Pechino e Bruxelles, soprattutto a fronte del “nuovo periodo di turbolenza e trasformazione” che il mondo si trova ad affrontare. “In qualità di due grandi forze globali – ha sottolineato il presidente Xi – la Cina e l’Unione europea devono continuare a considerarsi partner, restare impegnate nel dialogo e nella cooperazione, approfondire la comunicazione strategica e rafforzare la fiducia reciproca”.

Mentre sale di grado la tensione economica e commerciale tra Pechino e Bruxelles, che accusa la Cina di dumping e di concorrenza sleale, Xi Jinping ha invitato i propri interlocutori a rinunciare al diktat politico, soprattutto per quel che riguarda il partenariato strategico della Cina con la Russia. L’Occidente ha chiesto diverse volte a Pechino di condannare l’operazione militare russa in Ucraina. “Consideriamo sempre le relazioni con l’Unione europea da una prospettiva strategica e a lungo termine” e auspichiamo che le relazioni tra Cina e Francia possano contribuire al rafforzamento e alla prosperità delle relazioni tra la Cina e l’Unione europea, e viceversa”, ha detto Xi, secondo cui “Pechino considera sempre le relazioni con l’Unione europea da una prospettiva strategica e a lungo termine di tempo”.

Negli ultimi mesi Bruxelles ha aperto alcune inchieste sulle attività economiche e commerciali della seconda maggiore economia mondiale in Europa, che vanno dalle vendite dei veicoli elettrici alle accuse di spionaggio, rivolte contro il gigante dell’industria elettronica, Huawei.

Fra la Cina e l’Unione europea ci dev’essere una concorrenza leale. Come ha dichiarato von der Leyen al termine dell’incontro Xi Jinping “abbiamo discusso delle nostre relazioni economiche e commerciali. Sono convinta che, se la concorrenza è leale, in Europa avremo economie fiorenti e durature che sosterranno un maggior numero di buoni posti di lavoro. Ma oggi abbiamo naturalmente discusso anche degli squilibri che rimangono significativi e che sono fonte di grande preoccupazione”. Ma la Cina deve sapere che le autorità europee vigileranno sulla sicurezza delle imprese del Vecchio continente, difenderanno le economie europee e non esiteremo mai a farlo se necessario.

L’Europa, ha infine dichiarato il capo dello Stato cinese, è un “partner importante” per la Cina impegnata nel processo di modernizzazione tecnologica: “La valenza attribuita ai rapporti con Bruxelles è anche testimoniata dalla scelta della Francia come prima tappa del tour europeo”, ha sottolineato Xi, che martedì, 7 maggio, proseguirà il suo viaggio europeo, il primo degli ultimi 5 anni dopo la pandemia del Covid, in Serbia (7-8 maggio), per poi concludere il tournée europeo in Ungheria (9-10 maggio).