Yuan al posto del dollaro: l’Argentina rimborsa il debito all’Fmi in moneta cinese

L’Argentina ha utilizzato lo yuan cinese e i Diritti speciali di prelievo (Special drawing rights, Sdr) a sua disposizione per rimborsare una parte del proprio debito al Fondo monetario internazionale (Fmi). Buenos Aires ha dichiarato che ha dovuto ricorrere allo yuan a causa della penuria di valute pregiate e in primo luogo dei dollari nelle riserve internazionali dell’Argentina. La notizia è stata resa pubblica dal quotidiano argentino La Nacion.
I Diritti speciali di prelievo è uno dei componenti delle riserve valutarie e auree, gestite dalle Banche centrali dei Paesi-membri del Fondo monetario internazionale. Il concetto degli Sdr è stato introdotto con gli accordi della Giamaica del 28 luglio 1969. L’Fmi alloca gli Sdr ai suoi Stati membri soltanto nel momento in cui rinviene un acuto bisogno di incrementare le attività di riserva globali.
Secondo La Nacion “il pagamento, l’equivalente di 2,7 miliardi di dollari, è stato effettuato in yuan il 29 giugno scorso e l’Fmi ha confermato l’accredito del bonifico il giorno dopo”.
Sempre secondo La Nacion “la prossima settimana una delegazione dell’Argentina si recherà negli Stati Uniti per proseguire i negoziati sulle modalità dei futuri rimborsi al Fondo monetario”.
Ormai da alcuni anni l’Argentina vive nella situazione di una crisi economica quasi permanente. Il volume delle riserve valutarie e auree, denominate in dollari, è sceso a un livello criticamente basso. E questo perché la siccità e come conseguenza la carestia hanno ridotto all’osso le esportazioni dei prodotti agroalimentari del Paese.
Nel 2018, l’Fmi ha approvato un prestito all’Argentina per una cifra totale di 50 miliardi di dollari. è stato fatto per “aiutare il Paese a ridurre il disavanzo pubblico sullo sfondo dell’inflazione galoppante”. Nello stesso anno, il volume del prestito è stato portato a quota 56,3 miliardi di dollari, ma alla fin fine l’Argentina ha ricevuto dal Fondo monetario soltanto 44 miliardi. Nel marzo del 2022 il Parlamento dell’Argentina ha ratificato l’accordo con l’Fmi sulla ristrutturazione del debito per circa 45 miliardi di dollari.