Emmerson Mnangagwa è stato rieletto presidente dello Zimbabwe. I risultati delle elezioni sono stati diffusi dalla commissione elettorale nel weekend dopo che gli elettori si erano recati alle urne nel corso della scorsa settimana e hanno assegnato al vincitore il 52,6% delle preferenze contro il 44% dello sfidante Nelson Chamisa.
Mnangagwa è al secondo mandato: era salito al potere nel 2017 in seguito a un colpo di stato che aveva deposto Robert Mugabe dopo 37 anni alla guida del Paese. Mnangagwa era, tra l’altro, vicepresidente di Mugabe oltre che suo successore alla guida del partito ZANU-PF (Unione Nazionale Africana di Zimbabwe – Fronte Patriottico), formazione politica che guida il Paese dell’Africa meridionale da più di 40 anni.
L’opposizione ha messo in dubbio il risultato delle elezioni spiegando come la competizione elettorale sia stata nettamente sbilanciata a favore dello ZANU-PF. Il partito d’opposizione, CCC (Coalizione dei Cittadini per il Cambiamento) ha dichiarato infatti che le elezioni non si sono svolte liberamente non accettando il risultato, Chamisa sul suo profilo x – Twitter ha parlato di “Una palese e gigantesca frode”.
Massimo Cataldo, capo osservatore della Eueom – la missione di osservatori elettorali dell’Unione Europea presso la repubblica dello Zimbabwe, ha spiegato, come riportato dall’ANSA, che “purtroppo per molti aspetti significativi e fondamentali, queste elezioni non sono state all’altezza degli standard legali regionali e internazionali”.