LA REPUBBLICA: Missili israeliani hanno colpito una scuola gestita dall'Onu nella zona del campo profughi di Nuseirat, al centro della Striscia, provocando una strage: «Almeno 33 morti, tra cui 14 bambini e nove donne», secondo le autorità sanitarie e l'ospedale Al-Aqsa di Deir el-Balah, dove sono stati portati i corpi. Karin Huster, responsabile medico di Msf che gestisce il pronto soccorso, descrive l'ospedale come «una nave che affonda con pazienti sul pavimento e sangue ovunque. Non ci sono letti, i cadaveri non vengono portati all'obitorio perché è sovraccarico e in sala operatoria i feriti sono a terra».
L'agenzia dell'Onu Unrwa, che gestiva la scuola colpita, afferma che l'edificio ospitava «seimila rifugiati». «Stavamo dormendo. Alle due di notte abbiamo visto il soffitto, i muri e le finestre crollarci addosso», racconta una testimone, Salman al-Maqdama. L'esercito israeliano sostiene invece che «i caccia hanno effettuato un attacco preciso contro una base di Hamas che al momento del blitz ospitava almeno 30 terroristi in una scuola dell'Unrwa nella regione di Nusseirat», eliminandone «diversi» tra cui «alcuni responsabili del 7 ottobre».
IL SOLE 24 ORE: Israele e Hamas «accettino qualsiasi compromesso finale che sia necessario per concludere l’accordo» su un cessate il fuoco in cambio del rilascio degli ostaggi. Dopo circa otto mesi di conflitto «non c’è tempo da perdere, è tempo che la guerra finisca». È quanto si legge in una dichiarazione congiunta dei leader di 17 Paesi con cittadini prigionieri a Gaza, una lista che include gli Stati Uniti insieme ad Argentina, Austria, Brasile, Bulgaria, Canada, Colombia, Danimarca, Francia, Germania, Polonia, Portogallo, Romania, Serbia, Spagna, Thailandia e Regno Unito.
I leader coinvolti nella missiva si dicono «profondamente preoccupati» per gli ostaggi nella mani di Hamas ed esprimono «pieno sostegno» all’accordo in tre fasi avanzato dal presidente americano Joe Biden: una proposta che ha incassato le aperture di Israele e Hamas, anche se l’organizzazione islamista ha avanzato alcune riserve sulla “interpretazione” dell’intesa del governo Netanyahu. «Non c’è tempo da perdere».
CORRIERE DELLA SERA: Un giudice federale ha ordinato a Steve Bannon, ex stratega di Donald Trump che ora conduce il podcast «War Room», di presentarsi in carcere il 1° luglio per scontare la sua condanna a 4 mesi per non aver adempiuto ad un mandato di comparizione della Commissione della Camera che indagava sull’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021. «Non metteranno a tacere Trump, né Navarro, né Bannon», ha detto quest’ultimo ieri davanti al tribunale di Washington. «Non metteranno a tacere Maga. Se le elezioni si tenessero oggi, Trump stravincerebbe, lo dicono tutti i sondaggi… E stravinceremo. Non esiste una prigione che possa mettermi a tacere».
DOMANI: Nvidia, società specializzata nella produzione di chip per l’Intelligenza artificiale, ha sorpassato Apple come seconda azienda con il più alto valore di borsa al mondo. Oggi Nvidia vale 3mila miliardi di dollari, davanti a lei c’è solamente Microsoft. L’azienda ha superato per la prima volta Apple e probabilmente supererà anche Microsoft. Nvidia domina il mercato dei chip, non ha grandi concorrenti e soddisfa la maggior parte della richiesta di processori per i software di Intelligenza artificiale. La Federal Trade Commission ha avuto il via libera per un’indagine sul rapporto di Microsoft con OpenAi, mentre il dipartimento di Giustizia indagherà se Nvidia ha violato la legge antitrust e manterrà la supervisione su Google Alphabet.
CORRIERE DELLA SERA: L’Olanda ieri ha dato il calcio di inizio alla tornata elettorale che porterà al rinnovamento del Parlamento europeo: i 27 Paesi Ue eleggeranno 720 deputati. Gli aventi diritto al voto sono circa 370 milioni ma cinque anni fa solo il 50,7% si recò a votare.
In Olanda, l’alleanza laburisti-verdi di Timmermans ed Eickhout, smentendo i sondaggi della vigilia, è data in vantaggio per un seggio sul Pvv di ultradestra di Geert Wilders, che aveva vinto alle Politiche ma che nel 2019 non ottenne seggi: 8 eurodeputati contro 7 sui 31 che spettano ai Paesi Bassi. Al Vvd dell’uscente premier Rutte andrebbero 4 seggi mentre 3 ai cristiano-democratici (Cda) e ai liberali D66.
Al partito degli agricoltori BBB 2 seggi, NSC di Omtzigt, Volt, SGP e PvdD uno solo ma per il margine di errore negli exit poll è possibile che non ne ottengano alcuno.
IL SOLE 24 ORE: L’Istat nelle previsioni sull’andamento dell’economia italiana nel biennio 2024-2025 prevede per il Pil italiano una crescita dell’1% nel 2024 (il 2023 si è chiuso a +0,9%) e dell’1,1% nel 2025, in crescita rispetto allo 0,7% stimato lo scorso dicembre, in tutto dentro uno scenario previsivo che rimane caratterizzato dal perdurare di una elevata incertezza del quadro internazionale. Nel 2024 la crescita sarà guidata da una espansione dei consumi privati (+0,4%) – tale spinta sarebbe tuttavia controbilanciata dalla riduzione delle scorte (per 0,4), proseguendo la tendenza in atto dal 2022 - e degli investimenti fissi lordi (+1,5%). La dinamica disinflazionistica avviata nel 2023 e proseguita anche nei primi mesi del 2024 dovrebbe aver sostanzialmente concluso la sua fase discendente. Per i prossimi mesi ci si attende un lento ritorno verso tassi di inflazione vicini ai target della Bce; tale dinamica determinerà, per il 2024 una forte riduzione rispetto ai valori medi dell’anno precedente, a cui seguirebbe un modesto incremento nell’anno successivo.
IL MANIFESTO: Beirut, «L’uso massivo del fosforo bianco nel sud del Libano sta mettendo a grave rischio i civili e contribuendo al loro dislocamento. Human Rights Watch ha verificato l’uso di munizioni al fosforo bianco da parte dell’esercito israeliano in almeno 17 municipalità in tutto il sud del Libano dall’ottobre 2023, fra cui 5 municipalità dove le munizioni sono state usate illegalmente su aree abitate». Comincia così il report di Human Rights Watch pubblicato mercoledì. Il ministro della salute pubblica libanese ha dichiarato che al 28 maggio l’esposizione al fosforo bianco ha causato problemi ad almeno 173 persone da ottobre.
E’ un’arma letale gravemente tossica e se ingerito o inalato provoca necrosi ossea. Il suo utilizzo non è consentito sui civili ed è vietato dalla Convenzione delle Nazioni unite. Molti paesi lo considerano un’arma chimica. La denuncia si unisce a quella di Amnesty International che, nell’ottobre scorso, aveva pubblicato un report sulle evidenze dell’utilizzo di fosforo bianco nei pressi della città meridionale di Dhayra.
Corriere della Sera
A che punto è la tregua?
La Stampa
La parola “guerra" non fa più paura
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Crosetto: No alle armi per colpire la Russia
Domani
Erdogan, i curdi e i BRICS
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BCE, una rondine non fa primavera
Il Fatto Quotidiano
Spagna: sui social dopo i 16 anni