Italiana
International
CORRIERE DELLA SERA: Sergio Mattarella non ha mai usato toni tanto perentori, dunque più che accorati, stavolta, rivolgendosi alle autorità di Tel Aviv. Da un lato rinnova la condanna «per l’atroce atto terroristico del 7 ottobre 2023», il cordoglio dell’Italia e la speranza che gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas siano presto «restituiti alla libertà».
Dall’altro lato definisce «indispensabile giungere a un’immediata cessazione delle ostilità sulla Striscia di Gaza», per consentire l’accesso umanitario alla popolazione civile, «stremata e bisognosa di sostegno». E qui aggiunge l’auspicio che «il ciclo della violenza possa essere interrotto, che si riducano le tensioni e si apra la strada a un dialogo che porti a una soluzione a due Stati». Sbocco che definisce «giusto, necessario, sostenibile, in linea con il diritto internazionale, nell’interesse di tutti».

IL MESSAGGERO: I tagli alle rotte promessi nelle scorse settimane sarebbero insufficienti e non basterebbero a superare le obiezioni della Commissione sulle nozze tra Ita Airways e Lufthansa. C’è una data di scadenza: entro e non oltre il 4 luglio per l'atteso responso Ue sull'acquisizione del 41% di Ita da parte del vettore tedesco, alla luce dei rilievi sugli effetti limitanti per il mercato del trasporto aereo europeo formulati sinora dai tecnici Ue e delle risposte condivise dalle due compagnie aeree. Soluzioni che continuerebbero a non convincere l'esecutivo Ue, che sarebbe poi chiamato a difendere l'eventuale disco verde dai possibili ricorsi delle competitor davanti alla Corte di Giustizia Ue. Nel mezzo, il delicato appuntamento con le urne delle elezioni europee del 6-9 giugno. Al termine dell'Ecofin di ieri a Bruxelles, Giorgetti: «Abbiamo chiarito la nostra posizione. Adesso aspettiamo il verdetto. Poi lo commenteremo». I correttivi promessi da Lufthansa e dal Mef per rassicurare l'Ue rispetto alla temuta distorsione della concorrenza e al possibile aumento dei prezzi a danno dei viaggiatori, però, secondo quanto trapela da fonti europee vicine al dossier, sarebbero ancora lontani dal soddisfare le richieste inoltrate con lo "statement of objections" inviato a fine marzo. Ma la porta non è chiusa, dicono a Bruxelles: c'è ancora tempo.

IL GIORNALE: Non sempre da Bruxelles arrivano cattive notizie per l’Italia. Proprio ieri la Commissione Europea ha dato ragione all’Italia in un procedimento avviato contro l’Austria relativo al valico del Brennero. Secondo la Commissione Ue alcune misure adottate dall’Austria per limitare il traffico di mezzi pesanti attraverso il Brennero mancano di «coerenza», perciò non si possono «giustificare nella loro interezza in base al raggiungimento degli obiettivi prefissati (protezione dell’ambiente, sicurezza stradale, fluidità del traffico o sicurezza stradale)». Dal 2010 infatti il Tirolo, per tutelare la qualità dell’aria, ha introdotto alcuni divieti al passaggio dei Tir tra cui il divieto di transito notturno. In particolare, le misure austriache limitano «la libera circolazione delle merci» tutelata dall’Ue.

LA REPUBBLICA: Da settembre sul mercato europeo verranno commercializzate le auto elettriche di Leapmotor grazie alla joint-venture creata con Stellantis e alla rete vendita del produttore italo-francese. Si parte da nove Paesi, tra i quali l’Italia, oltre a Stati come Belgio, Francia, Spagna e Portogallo con una rete di 200 dealer. I punti arriveranno a 500 entro il 2026. I primi modelli saranno la compatta T03 e il Suv C10, ampliando poi le vendite in India e Asia pacifico, Medio oriente, Africa, e Sud America nel quarto trimestre 2024.
Nulla sul Nord America, dove negli Usa il presidente Biden ha imposto un forte rialzo dei dazi. «Siamo pronti a competere - dice rivolgendosi anche all’Europa l’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares il protezionismo non credo sia la soluzione ».
L’intesa, presentata ad Hangzhou, sede di Leapmotor, con il fondatore e ceo Zhu Jiangming, prevede l’acquisizione del 21% di Leapmotor per circa 1,5 miliardi di euro, e la creazione della joint-venture per le attività al di fuori dalla Cina governata da Stellantis.

IL MANIFESTO: Al governo, ma senza diventare primo ministro del nuovo esecutivo olandese che, a sei mesi dalle elezioni di fine novembre, potrebbe nascere oggi. Sembra essere questo il beffardo destino di Geert Wilders, leader e fondatore del sovranista Pvv. Proprio il 15 maggio è l’ultimo giorno a disposizione dei due informateur Richard van Zwol e Elbert Dijkgraaf per presentare alla Tweede kamer, la camera bassa, l’esito delle consultazioni che da mesi coinvolgono quattro partiti della destra e del centro destra olandese: il sovranista Pvv di Geert Wilders (primo partito alle elezioni dello scorso 22 novembre con 37 seggi sui 150 disponibili), il liberale Vvd (arrivato terzo con 24) dell’ex premier Mark Rutte, in corsa ora per guidare la Nato, il centrista Nsc (20) e il ruralista Bbb (7). Le quattro forze sono impegnate in trattative che proseguono ininterrottamente dalla fine dello scorso anno. Messa da parte, quasi fin da subito, l’opzione Geert Wilders, leader del partito più votato ma figura divisiva nei Paesi Bassi e poco rassicurante all’estero, c’era fino a ieri ancora molta indecisione sul politico chiamato a guidare il nuovo esecutivo: sono emersi i nomi della liberale Edith Schippers o dell’ex ministro Henk Kamp, ma il silenzio al riguardo è massimo.

CORRIERE DELLA SERA: Tre punti sull’assalto al furgone in Francia. Primo. Le gang coinvolte nel traffico di droga hanno da tempo ampliato il loro arsenale, impiegano tecniche da commandos. Kalashnikov e fucili a pompa sono usati sempre più spesso, non di rado i killer hanno giubbotti antiproiettile e granate. Il mercato nero offre di tutto. Secondo.
Fatte le dovute differenze c’è la tendenza ad imitare cartelli latino-americani.
Per questo i banditi non esitano ad aprire il fuoco per annientare i rivali, diversi se ne servono per scalare il «potere». Le faide sono infinite: nella sola Marsiglia nel 2023 ci sono stati 47 omicidi. Non è un caso che i magistrati abbiano coniato il termine «narchomicide», proprio per rimarcare il vincolo tra il fatto di sangue e il contrabbando.

AVVENIRE: La tensione per la legge sugli agenti stranieri approda anche al Parlamento georgiano.
Ieri l’assemblea ha votato in terza lettura il controverso regolamento che designa come “agente straniero” le aziende che hanno una partecipazione internazionale superiore al 20%. Questo, insieme con i controversi rapporti del governo di Tbilisi con Mosca, ha creato un clima di sfiducia e di preoccupazione fra la popolazione, che da mesi si riversa nelle strade: nuovi scontri sono scoppiati ieri fuori dal Parlmento.
Mancava solo la maxirissa in Parlamento e ieri è arrivata anche quella. A darsele di santa ragione sono stati da una parte i deputati del partito di maggioranza, Sogno Georgiano e i rappresentanti dell’opposizione, guidati da Khabeishvili, presidente del principale partito di opposizione Movimento nazionale unito. La legge ora sarà sottoposta al vaglio della presidente della Repubblica, Salomé Zourabichvili, che ha già annunciato il veto sul provvedimento.

AVVENIRE: Un malessere profondo continua a colpire non pochi dei questi territori dell’Oltremare francese, fra nodi migratori irrisolti, sacche di degrado e picchi di criminalità, emergenze sanitarie, proteste politiche contro Parigi. L’ultima grave crisi è scoppiata fra i circa 270mila abitanti della Nuova Caledonia, arcipelago del Pacifico Sud, al largo dell’Australia, ancora segnato da un fossato sociale fra discendenti dei coloni e degli autoctoni. Le frange indipendentiste hanno alimentato proteste presto degenerate, fra devastazioni, roghi di aziende, supermercati e veicoli, barricate, chiusure di arterie stradali e sparatorie che hanno seminato il caos, prima delle misure draconiane ordinate da Parigi: imposizione del coprifuoco, chiusura dell’aeroporto internazionale, invio di contingenti a rinforzo, l’arresto di 82 persone in 48 ore, a margine di scontri nei quali sono stati feriti 54 agenti, secondo il Ministero dell’Interno.
La Stampa

Rafah, preparativi di invasione

La Repubblica

In guerra al telefono

Corriere della Sera

I mille occhi di Sinwar

Il Sole 24 Ore

USA, dazi del 102% sulle auto elettriche cinesi

Corriere della Sera

Bonomi (Confindustria): “Anche in Europa servono dazi”

La Repubblica

La nuova IA legge le emozioni

TÜRKIYE (TURCHIA): FETÖ (Organizzazione terroristica Fethullah), alleata con Israele, sta preparando un colpo di stato attraverso le sue estensioni nella sicurezza, nella magistratura e nei media. Il leader del MHP (Partito del Movimento Nazionalista) Devlet Bahceli ha detto che FETÖ sta pianificando un nuovo colpo di stato. Orakoglu, un ex ufficiale dei servizi segreti, ha a sua volta puntato il dito contro il Mossad. Mentre i capi della polizia che si stavano preparando per un’operazione contro il governo sono stati licenziati, il MIT (l’intelligence turca) è intervenuta per indagare sulle accuse di colpo di stato. Si afferma che gli ultimi sviluppi consistono in una cospirazione e che nuove iniziative possono venire dalla Sicurezza, dal MIT, dalla magistratura e TSK (le forze armate turche). Tra gli attori del processo ci sono anche alcuni servizi di intelligence occidentali, in particolare il Mossad, gli Stati Uniti e alcuni “think thank” con sede a Londra. Il presidente del MHP, Devlet Bahceli, parlando alla riunione del gruppo del suo partito, ha dichiarato: “Siamo a conoscenza di tutte le reti di comunicazione e relazioni illegali che si stanno sviluppando. È in atto una cospirazione che non può essere messa a tacere con la sospensione di diversi capi di polizia. In realtà, gli obiettivi sono il MHP, il Partito AK, l’Alleanza popolare e la Turchia”.

LE MONDE (FRANCIA): Nuova Caledonia: Emmanuel Macron dà un avviso formale agli indipendentisti e lealisti per trovare un accordo. Mercoledì i deputati hanno adottato il progetto di riforma costituzionale al centro delle tensioni che stanno scuotendo l’arcipelago. Il capo dello Stato esorta i rappresentanti della Caledonia a riprendere le trattative, altrimenti convocherà il parlamento in Congresso prima della fine di giugno.

RENMIN RIBAO (CINA): Alla vigilia della sua visita di stato di due giorni in Cina, che inizia giovedì, il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato in un-intervista scritta a Xinhua che la Russia e la Cina stanno promuovendo la prosperità di entrambe le nazioni attraverso una cooperazione estesa, equa e reciprocamente vantaggiosa in campo economico e culturale. Putin ha sottolineato che il coordinamento delle politiche estere tra i due Paesi sta spingendo la creazione di un equo ordine mondiale multipolare, che è alla base del futuro successo del partenariato strategico globale di coordinamento Russia-Cina per una nuova era. Putin ha sottolineato che le relazioni Russia-Cina trascendono l’ideologia e sono una scelta strategica fatta dai due Paesi indipendentemente dalla situazione politica. Questa scelta è fondata su vasti interessi comuni, profonda fiducia reciproca, forte sostegno pubblico e autentica amicizia tra i popoli dei due paesi. Entrambe le nazioni sono impegnate congiuntamente a salvaguardare la sovranità, l’integrità territoriale e la sicurezza.

THE NEW YORK TIMES (USA): Quando il leader cinese, Xi Jinping, ospiterà in Cina il presidente della Russia Vladimir V. Putin questa settimana, saranno più di due anni da quando i due leader autocratici hanno dichiarato una partnership “senza limiti” per respingere ciò che considerano il bullismo e l’interferenza americana. Le crescenti sfide da parte dell’Occidente hanno messo alla prova i limiti di questa partnership. Xi sta camminando su una corda tesa, subendo una crescente pressione diplomatica ed economica per ridurre il sostegno cinese alla Russia e alla sua guerra in Ucraina. Un abbraccio più stretto di Mr. Putin ora potrebbe ulteriormente alienare l’Europa, un partner commerciale chiave, mentre Pechino cerca di migliorare la sua immagine in Occidente e mantenere l’accesso delle esportazioni cinesi per aiutare a rivitalizzare la sua economia fiacca.

ASHARQ AL-AWSAT (GB): Il dipartimento di stato degli Stati Uniti ha inviato un pacchetto di aiuti in armi da $1 miliardo per Israele, hanno detto martedì due funzionari americani. L’ultimo invio di armi include munizioni per carri armati, mortai e veicoli tattici corazzati. Il presidente Joe Biden ha detto la scorsa settimana di aver ritardato una spedizione di bombe da 2.000 libbre (907 kg) e 1.700 bombe da 500 libbre a Israele per le preoccupazioni che potrebbero essere utilizzate per una grande invasione di Rafah, una città nel sud di Gaza.

FINANCIAL TIMES (GB): Gli Stati Uniti incoraggiano gli Stati arabi ad unirsi alle forze multinazionali del dopoguerra a Gaza. Funzionari occidentali e arabi dicono che Egitto, Emirati Arabi Uniti e Marocco stanno prendendo in considerazione questa iniziativa.

THE JERUSALEM POST (ISRAELE): Erdogan insiste sul fatto che Hamas non ha effettuato operazioni terroristiche dalla Turchia, nonostante i suoi incontri con i leader di Hamas e la concessione al gruppo palestinese di avere uffici a Istanbul. Hamas ha pianificato di stabilire basi segrete in Turchia e altrove, al fine di coordinare gli attacchi contro obiettivi israeliani nei paesi vicini, compresi quelli della NATO, secondo un documento catturato dall’IDF a Gaza. Il documento segreto, intitolato “Fondare una base in Turchia”, afferma che gli sforzi di Israele nella striscia di Gaza negli ultimi dieci anni hanno “messo Hamas sulla difensiva”.

INDEPENDENT (GB): Un’indagine di The Independent scopre i passi falsi, le opportunità mancate e le scelte politiche dell’amministrazione Biden che hanno permesso che la carestia arrivasse al nord di Gaza. Grazie ai documenti trapelati, testimonianze di funzionari attuali ed ex e voci provenienti da Gaza, viene dipinto un quadro cupo di una catastrofe prevenibile. Il presidente Joe Biden e la sua amministrazione sono accusati di essere complici nel consentire una carestia a Gaza. Non sono riusciti ad agire sufficientemente dopo ripetuti avvertimenti da parte dei propri esperti e agenzie umanitarie. Interviste con collaboratori attuali e anziani dell’Agenzia americana per lo sviluppo internazionale (USAID) e funzionari del dipartimento di stato, agenzie umanitarie che lavorano a Gaza e documenti interni dell’USAID rivelano che l’amministrazione ha respinto o ignorato le richieste di usare la sua influenza per convincere Israele, destinatario di miliardi di dollari di sostegno militare degli Stati Uniti, a fornire sufficienti aiuti umanitari a Gaza per fermare la carestia in arrivo. Gli ex funzionari dicono che gli Stati Uniti hanno anche fornito una copertura diplomatica a Israele per creare le condizioni per la carestia bloccando gli sforzi internazionali per arrivare ad un cessate il fuoco o alleviare la crisi, rendendo quasi impossibile la consegna degli aiuti.

AL-AHRAM (EGITTO): Il ministro degli affari esteri egiziano Sameh Shoukry ha affermato il rifiuto categorico dell’Egitto nei confronti della politica israeliana che distorce i fatti e non accettare le responsabilità. Ha sottolineato che Israele è l’unico responsabile della catastrofe umanitaria dei palestinesi nella striscia di Gaza.

THE WALL STREET JOURNAL (USA): Biden impone dazi radicali alla Cina, intensificando la lotta commerciale con Trump. I probabili avversari nelle elezioni del 2024 stanno adottando approcci protezionistici concorrenti. Un giorno dopo la notizia che il presidente Biden stava progettando di aumentare le tariffe sui veicoli elettrici cinesi a circa il 100%, Donald Trump ha rinviato la palla al suo rivale per la Casa Bianca. “Metterò una tassa del 200% su ogni auto che arriva da quegli stabilimenti”, ha detto l’ex presidente in una manifestazione nel New Jersey, riferendosi ai veicoli cinesi fabbricati in Messico. Ha suggerito che Biden gli stava sottraendo l‘agenda commerciale incentrata sulle tariffe. “Biden finalmente mi ha ascoltato”, ha detto Trump. “È in ritardo di circa quattro anni.”

POLITICO (USA): Joe Biden e Donald Trump stanno gareggiando sulle tariffe, con l’obiettivo di dimostrare agli elettori del Midwest che hanno il miglior piano per proteggere i lavoratori dell’automobile americani dalla concorrenza cinese. Ma i loro approcci avrebbero effetti molto diversi - non solo sull’industria nazionale ma anche sull’economia globale. Biden chiede un quadruplicamento delle tariffe sui veicoli elettrici dalla Cina, insieme a dazi più elevati sui metalli e altri prodotti energetici puliti, espandendo le tariffe istituite da Trump nel 2018. Trump ora vuole andare molto oltre, progettando di imporre le tariffe sui veicoli elettrici provenienti dal più grande partner commerciale degli Stati Uniti — il Messico — che potrebbe essere molto più distruttivo. Temendo un’imminente ondata di auto cinesi a basso costo prodotte a sud del confine, l’ex presidente e i suoi consiglieri stanno progettando di imporre tariffe alle auto prodotte in Messico se non accetta di fermare la vendita di veicoli elettrici cinesi negli Stati Uniti.

THE WASHINGTON POST (USA): Biden è quasi morto dopo una diagnosi errata decenni fa. Il suo chirurgo racconta di avergli salvato la vita. Decenni fa, un aneurisma è stato erroneamente diagnosticato come un nervo schiacciato. La sopravvivenza di allora del presidente aiuta a spiegare le sue motivazioni oggi.

NEZAVISIMAYA GAZETA (RUSSIA): Delhi e Teheran hanno siglato un accordo che conferisce agli indiani il diritto di gestire il porto di Chabahar sulla costa iraniana, al largo del Golfo dell'Oman. Il contratto di 10 anni si rinnoverà automaticamente. Non solo il commercio tra i due paesi aumenterà. Il porto fungerà da importante arteria commerciale tra India, Afghanistan, Asia centrale e Russia. Gli indiani si aspettano che questo corridoio di trasporto riduca i tempi di consegna delle loro merci in Europa da 25 a 11 giorni. Ma l’attuazione del progetto è ostacolata dagli Stati Uniti, che hanno avvertito l’India che cadrà sotto sanzioni. Inoltre, è possibile l’opposizione del Pakistan, partner della Cina nell'iniziativa “Belt and Road”.

THE INDIAN EXPRESS (INDIA): Il ministro degli affari esteri indiano S Jaishankar, reagendo all’avvertimento degli Stati Uniti dopo che India e Iran hanno firmato un contratto di 10 anni per gestire il porto strategico iraniano di Chabahar, ha affermato che questo accordo andrà a beneficio dell’intera regione. Parlando a un evento Jaishankar ha detto: “Abbiamo una lunga cooperazione con il porto di Chabahar, ma prima non potevamo firmare un accordo a lungo termine. Il motivo è che ci sono stati vari problemi dalla parte iraniana. È una joint venture, i partner sono cambiati, le condizioni sono cambiate. Infine, siamo stati in grado di risolvere questo problema e elaborato un accordo a lungo termine. Questo è necessario, perché senza di esso non si può davvero migliorare le operazioni portuali, che riteniamo avvantaggeranno l’intera regione.” “Ho visto alcune osservazioni sono state fatte, ma penso che sia una questione di comunicazione, bisogna convincersi a capire che il progetto è per il beneficio di tutti”, ha detto Jaishankar ai giornalisti.

THE TIMES (GB): Modi costruisce il suo sogno indù su moschee rase al suolo. Narendra Modi ha affermato all’inizio della sua ascesa al potere di essere stato convocato da “Ma Ganga”, la dea del fiume, per rappresentare la città indù più santa.

LE FIGARO (FRANCIA): Spagna: Carlos Puigdemont minaccia di far cadere il governo di Sanchez. Il leader indipendentista catalano vuole che i socialisti, che sono arrivati primi nelle elezioni catalane, facilitino il suo insediamento come presidente della regione.

THE GUARDIAN (GB): La Georgia è stata avvertita dagli Stati Uniti di non diventare un avversario dell’Occidente allineandosi a Mosca. Il suo parlamento ha sfidato le proteste di massa in piazza per approvare una legge “ispirata dal Cremlino”. L’assistente segretario di stato di Washington, Jim O’Brien, ha espresso preoccupazioni sul fatto che l’approvazione del parlamento georgiano di un disegno di legge sugli “agenti stranieri” potrebbe essere l’ennesimo “punto di svolta” nella travagliata storia dell’ex stato sovietico. Nei commenti che sembravano segnalare una convinzione degli Stati Uniti che il governo georgiano si stava ancora una volta allineando con la Russia, O’Brien ha spiegato che i finanziamenti potrebbero essere presto tagliati.

SOUTH CHINA MORNING POST (HONG KONG, CINA): La Cina segnala che aiuterà gli USA ad affrontare l’immigrazione illegale dopo aver interrotto la cooperazione nel 2022. L’ambasciata cinese dice che Pechino è aperta ai colloqui sul rimpatrio degli immigrati clandestini dopo la sospensione di questa cooperazione dopo la visita di Nancy Pelosi a Taiwan. Più di 37.000 cittadini cinesi sono stati arrestati al confine meridionale degli Stati Uniti nel 2023 – 10 volte di più rispetto all’anno precedente. L’ambasciata cinese negli Stati Uniti ha affermato che la Cina è “fermamente opposta” all’immigrazione illegale e che i suoi dipartimenti di polizia hanno represso “duramente” tali crimini, mantenendo una “alta pressione” contro le organizzazioni di contrabbando.

KOMMERSANT (RUSSIA): L’obiettivo dell’inflazione nella zona euro (2%) può essere raggiunto nel 2025 e la recessione evitata, prevedono gli analisti del FMI nella revisione regionale dell’economia europea. In effetti, il rapporto registra “un atterraggio morbido” dell’economia — ricordiamo che su questo scenario si è basata la BCE nelle sue previsioni. Il processo di “frenata lenta”, come specificato dal FMI, non è ancora completato, come testimoniano vari indicatori, tra cui il PMI. Allo stesso tempo, la sfida principale per le autorità europee, secondo gli analisti, è il passaggio dalla ripresa alla crescita sostenibile.

HURRIYET (TURCHIA): Il gas turkmeno sarà trasportato in Europa attraverso la Turchia. Le parti hanno raggiunto un accordo per il trasporto del gas naturale del Turkmenistan attraverso l’Azerbaigian, la Georgia, la Turchia, e successivamente arriverà al mercato europeo, ha annunciato il ministro dell’energia turco. L’aspetto significativo e nuovo di questo accordo è l’intesa sul trasporto del gas naturale dal Turkmenistan in Turchia attraverso l’Azerbaigian e la Georgia.

KHALEEJ TIMES (UAE): Primo sguardo all'interno del nuovo aeroporto di Dubai: i visitatori del 23mo Airport Show, in corso di svolgimento, hanno visto un’anteprima dettagliata di come apparirà l’aeroporto più grande del mondo. Una città nella città, una volta completato, l’Al Maktoum International Airport (DWC). Avrà un proprio sistema di trasporto, mini-foreste, zone verdi, hub di intrattenimento e altre proposte per cibo, bevande e vendita al dettaglio.

THE HILL (USA): Gli incendi potrebbero rilasciare più anidride carbonica e sostanze chimiche tossiche che riscaldano il pianeta di quanto previsto in precedenza, modificando la composizione del suolo bruciato, secondo un nuovo studio. I resti di legno carbonizzato e altri composti organici, noti come carbonio nero, potrebbero non intrappolare l’anidride carbonica nei volumi sperati dagli scienziati, secondo lo studio pubblicato Nature Reviews Earth & Environment.
chiudi

Indietro